Nella giornata di ieri 13 giugno nella casa circondariale di Larino si sono vissuti momenti di forte tensione a causa di una protesta messa in atto dai detenuti della sezione “media sicurezza”. Infatti, dalle ore 16 circa, i detenuti hanno inscenato una protesta con il mancato rientro nelle celle di tutti gli occupanti della sezione 1° piano, con conseguente attivazione del piano provinciale di intervento da parte della Prefettura di Campobasso.
La tensione è scemata solamente dopo le ore 22 con l’intervento del direttore dell’Istituto e del Magistrato di Sorveglianza che hanno preso atto delle rimostranze della popolazione detenuta che, dopo una lunga mediazione, ha fatto rientro nelle proprie stanze.
“La situazione nel carcere frentano è divenuta ormai insostenibile”, afferma Angelo Trotta, segretario della Uilpa Polizia Penitenziaria – non solo per la popolazione detenuta, che tra le varie recriminazioni denuncia il mancato presidio sanitario nell’istituto. Infatti, ormai da mesi la presenza del medico è garantita solo dalle ore 8.00 alle ore14.00, con continuo ricorso alle prestazioni del medico di guardia e del 118, che conseguentemente viene distolto dal territorio, ma anche per gli operatori penitenziari tutti, che devono sopperire alla grave carenza di personale con massacranti turni di servizio, anche di 12 ore, continuamente richiamato in servizio, con ricorso sitematico alle prestazioni di lavoro straordinario e mancata possibilità di fruizione dei diritti dei lavoratori. Inoltre, cosa ancora più grave, gli stessi devono sopperire alle carenze sanitarie e specialistiche, alla luce del fatto che i ristretti il più delle volte sono portatori di patologie psichiatriche o legate allo stato di tossicodipendenza e la mancanza di personale specializzato porta a gravi episodi di intemperanza e turbamento dell’ordine e della sicurezza. Ultimo evento l’aggressione di un assistente di Polizia Penitenziaria la scorsa settimana. Gli eventi critici sono ormai giornalieri e lo stato di agitazione promosso dalle sigle sindacali pare non abbia sortito alcun effetto sui superiori uffici dell’Amministrazione Penitenziaria, che rimane sorda alle richieste di incremento di personale, motivo per il quale, tutte le sigle sindacali, hanno indetto una manifestazione di protesta per domani mattina 15 giugno davanti l’istituto frentano”.
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