L’ex presidente della Camera ed esponente del MoVimento 5 Stelle, Roberto Fico, è arrivato in Molise per sostenere la candidatura a presidente di Roberto Gravina e della coalizione progressista. Dal contrasto alla riforma Spacca Italia della Lega Nord, fino all’importanza di sostenere uno sviluppo sostenibile: questi i temi approfonditi durante il tour molisano.
Il MoVimento 5 Stelle in Molise è pronto a scrivere un’altra storia per la propria regione, attraverso un programma che sarà la chiave decisiva per risolvere gran parte delle criticità che coinvolgono ogni settore: sanità, ambiente, trasporti e infrastrutture, lavoro e spopolamento.
Nel vivo della campagna elettorale che vede il candidato presidente Roberto Gravina e i candidati del MoVimento 5 Stelle impegnati ad incontrare i cittadini di tutti i Comuni molisani, è stato anche Roberto Fico, e nei prossimi giorni arriveranno altri esponenti nazionali.
Con l’ex presidente della Camera è stato approfondito un tema molto importante che, secondo i pentastellati, mette a rischio in particolare le regioni del Sud, quindi anche il Molise: il disegno di legge della Lega Nord sull’autonomia differenziata che, se dovesse andare in porto, spaccherebbe il Paese in due, andando contro i principi della Costituzione italiana. “Sono queste le riforme su cui lavora il Governo di centrodestra con pesanti ripercussioni anche per il Molise, inasprendo le differenze tra regioni e rendendo più vulnerabili i cittadini”, il commento dei 5 Stelle.
“Nel tour molisano di Roberto Fico, prima a Campobasso poi a Termoli fino a Montenero di Bisaccia, abbiamo evidenziato soprattutto il divario ideologico e di programma che intercorre tra i governi di centrodestra, ad ogni livello istituzionale, e nostri principi. I candidati, insieme a Roberto Gravina, hanno presentato la propria agenda politica che investe risorse, energie e impegno per favorire coesione territoriale, integrazione, inclusività e soprattutto favorisce una politica che non lascia indietro nessuno”.
Gravina: “L’autonomia differenziata mette a rischio i servizi essenziali”.
“Qualsiasi proposta non sposi le necessità del Molise va contrastata in ogni modo, soprattutto andando a votare”.
Il candidato alla presidenza della Regione Molise per la coalizione progressista Roberto Gravina è intervenuto oggi a Campobasso sulla riforma del regionalismo differenziato insieme a Roberto Fico, già presidente della Camera dei deputati.
“L’autonomia differenziata rischia di creare solo danni al Molise. Ne abbiamo già prova guardando la sanità. Se la riforma dovesse passare, infatti, non farà altro che amplificare le inaccettabili diseguaglianze registrate con la competenza regionale concorrente in materia sanitaria. In altri termini, il regionalismo in sanità legittimerà normativamente il divario tra Nord e Sud, violando il principio costituzionale di uguaglianza dei cittadini nel diritto alla tutela della salute, proprio nel momento in cui il Paese ha sottoscritto con l’Europa il PNRR che si propone invece di ridurre le diseguaglianze regionali e territoriali.
È fondamentale capire infatti che l’autonomia differenziata incide direttamente sulla quotidianità delle persone, incide sul modo in cui ci curiamo, ma incide anche sulla scuola, sui trasporti, sulla ricerca, sull’energia, su credito e risparmio.
Con la proposta del centrodestra, le Regioni avranno competenza su queste materie e potranno trattenere una parte del gettito fiscale che non sarebbe più redistribuito su tutto il territorio nazionale. Dunque: fine del concetto di solidarietà tra regioni.
Di conseguenza, un simile progetto colpirebbe innanzitutto i territori che già soffrono la mancanza di servizi e colpirebbe le persone maggiormente in difficoltà.
È chiaro quindi che il Molise ne uscirebbe indebolito. A tutto questo dobbiamo opporci e lavoriamo ogni giorno per garantire uguali diritti all’intera comunità. Noi abbiamo le idee chiare, mentre ci piacerebbe capire cosa pensi davvero il centrodestra molisano.
Ad esempio Francesco Roberti mesi fa manifestava contro il regionalismo differenziato, mentre oggi è sostenuto da chi definisce quella riforma un’opportunità.
A questa insicurezza, noi opponiamo la convinzione che i servizi essenziali in Molise vadano rafforzati e non indeboliti. Ecco perché riteniamo che il voto del 25 e 26 giugno sia determinante: possiamo scegliere se appoggiare un progetto pericoloso per la nostra terra oppure scegliere di difenderla quella terra e scrivere insieme un’altra storia.”
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