Un rapporto solido e proficuo, teso a mettere in campo sempre maggiori iniziative che rendano ulteriormente completo il Terzo Settore.
È quello tra il CSV Molise e la Fondazione Banco di Napoli, storica e autorevole organizzazione che trova nel sociale il suo principale ambito di intervento.
Giovedì 6 luglio alle ore 16 il Centro di servizio ospiterà nella propria sede di Campobasso, in Contrada Colle delle Api, due consiglieri generali della Fondazione: Maria Vittoria Farinacci, che ricopre il ruolo di guardiano del trust (l’istituto giuridico volto alla tutela del patrimonio, cui si rivolge un soggetto che voglia destinarne una parte a una persona o a una specifica iniziativa) e Marco Gerardo Tribuzio, che invece riveste l‘incarico di trustee, ovvero il gestore che viene indicato come ‘tutore’ dal proprietario di una parte del patrimonio personale. Nello specifico il consigliere Tribuzio è il trustee del trust Cover, ovvero uno dei progetti di punta della Fondazione Banco di Napoli con cui si è voluto garantire un ‘dopo di noi’ a persone che convivono con una disabilità.
La serata sarà aperta dai saluti del presidente del CSV Molise Gian Franco Massaro. Il numero uno del Centro di servizio sarà chiamato ad illustrare i temi al centro di un summit che vedrà la presenza di numerose associazioni delle circa 700 che operano sul territorio regionale e che individuano ogni giorno nel Centro di servizio un punto di riferimento prezioso.
Due gli argomenti all’ordine del giorno della riunione che vedrà la partecipazione anche della direttrice del CSV Molise Lorena Minotti, dal tesoriere di CSVnet Piero Petrecca e di tutti i componenti del CSV: la possibilità di avanzare richieste di finanziamento e supporto per attività progettuali rivolte agli enti del Terzo Settore del Molise e proprio i contorni del progetto Trust cover.
La Fondazione Banco di Napoli è una fondazione di origine bancaria, un ente non profit, privato e autonomo la cui storia trae origine dai banchi pubblici dei luoghi pii, sorti a Napoli tra il XVI e XVII secolo. L’organizzazione è fautrice di progetti che puntano a innescare un meccanismo di crescita della comunità e persegue fini di interesse sociale, di promozione dello sviluppo economico e culturale prevalentemente nelle regioni meridionali da oltre 500 anni.
Dai fondi per il microcredito a iniziative per la famiglia, da borse di studio ad abbonamenti teatrali per gli studenti, la Fondazione cerca di innescare un circolo virtuoso che possa migliorare la realtà dei singoli e la vita comunitaria coinvolgendo istituzioni, associazioni, università e tutti gli attori che operano all’interno del tessuto sociale.