Doppia mazzata per l’utenza molisana che continua a subire tagli, ridimensionamenti e carenza di personale nell’ambito della sanità pubblica. La prima notizia preoccupante riguarda la “demedicalizzazione” della postazione 118 di Frosolone: dal 1 luglio la stessa resterà senza medico, con tutte le conseguenze del caso nell’eventualità di una emergenza. Al San Timoteo di Termoli invece chiude il reparto di Emodinamica, al centro di un contenzioso davanti a Tar e Consiglio di Stato.
Fanelli: “Ipotesi che va scongiurata”
“In attesa della proclamazione degli eletti del nuovo Consiglio regionale e la ripresa delle attività dell’Aula di Palazzo D’Aimmo che mi auguro possa avvenire quanto prima, torno su un tema cruciale per la nostra regione che riguarda la riorganizzazione del comparto sanitario su cui al nuovo Presidente del Molise chiedo un impegno massimo e, soprattutto, di riuscire a mantenere le promesse fatte ai molisani.
Perché oggi tornano a essere nuovamente tangibili le preoccupazioni per la demedicalizzazione di alcune postazioni del 118. L’allarme questa volta arriva direttamente da Frosolone dove si apprende che, in base ai turni inviati dall’Asrem ai medici, la postazione, dal prossimo 1° luglio, potrebbe fare a meno del medico, lasciando a bordo dell’ambulanza solo un infermiere, un autista e un soccorritore.
Questo nel concreto significa rallentare la macchina del soccorso dato che, nei casi più gravi, bisognerà attendere l’auto medica da Bojano, Isernia o Campobasso.
Si tratta di un’ipotesi che va assolutamente scongiurata perché è impossibile pensare che in Molise ci possano essere zone in cui non venga più garantito il diritto alle cure e al primo soccorso. Parliamo di territori in cui è fondamentale ripristinare la rete dei servizi, per prima cosa quella sanitaria e socio assistenziale, così come prioritario deve restare il potenziamento della rete viaria e delle infrastrutture. A partire dalla Fresilia su cui il governo regionale, in questi cinque anni, ha contraddetto tutto ciò che andava fatto.
Luoghi per i quali bisognerà agire in fretta, ma soprattutto agire bene, dopo i numerosi disastri compiuti dal centrodestra che sono ancora sotto gli occhi di tutti. A partire da quello dell’avviso del servizio di 118 tutto da rifare, proprio come ha stabilito il Tar Molise che, a seguito del ricorso di molte associazioni, ha annullato in parte gli atti dell’Asrem relativi al nuovo bando per l’affidamento in convenzione del servizio di trasporto sanitario di emergenza-urgenza.
Eppure, come si ricorderà in Consiglio giace un impegno dello scorso 20 luglio 2021 quando, l’Aula all’unanimità, votò la mozione che presentai nel tentativo di trovare soluzioni alla morte per consunzione di organico del 118, che già allora portò a demedicalizzare e accorpare diverse postazioni, con tutti i relativi disagi e pericoli per gli utenti.
D’intesa con diverse associazioni che gestiscono il servizio, ben due anni fa, in Aula proponemmo infatti un atto per tentare di tamponare nell’immediato il problema, individuando in una riforma del SET 118 Molise da regime in convenzione a servizio di competenza della Asrem, con relativa assunzione in organico del personale del 118. Una riforma che sarebbe dovuta andare di pari passo al nuovo POS e che, in altre regioni, ha rappresentato una strada già intrapresa per rendere più appetibile l’incarico per medici, infermieri e soccorritori, migliorando e professionalizzando ancor di più questo servizio salvavita. Una proposta, purtroppo, mai attuata da chi ha volutamente scelto di andare in un’altra direzione che ha condotto ai risultati che tutti conosciamo.
Ecco perché allora, raccogliendo le tante preoccupazioni dei cittadini, torno a lanciare l’allarme su una questione che va affrontata al più presto, chiedendo a chi governerà la Regione impegno, competenza e in modo particolare la volontà di risolvere davvero i problemi più urgenti che affliggono il nostro Molise.”
Venittelli: “Si agisca in fretta”.
“Il provvedimento di chiusura del reparto di Emodinamica è l’ulteriore “schiaffone” al territorio del Basso Molise. Si è attesa la chiusura della campagna elettorale per riservare a Termoli ed a tutti gli abitanti del territorio bassomolisano, il piatto amaro della “chiusura del reparto salvavita”, questa volta senza prova d’appello, visto che la chiusura è per tutta la giornata.
Nei giudizi promossi davanti al Tar ed alla Terza Sezione del Consiglio di Stato, l’Associazione Casa dei diritti si è battuta per affermare il diritto alla salute dei cittadini del Basso Molise, diritto costantemente ed irrimediabilmente violato per effetto e in conseguenza di scelte amministrative e politiche assunte sempre in spregio alla salute dei cittadini della nostra area geografica.
Oggi non c’è più tempo per le attese, non c’è tempo per nuovi ricorsi giurisdizionali che non escludiamo di fare ma, nel frattempo, si agisca al più presto per garantire il diritto alle cure dei cittadini affinché non si debba più parlare, così com’è già successo ad ottobre 2021, di infartuati che hanno perso la vita, a Termoli, a causa della chiusura del servizio di Emodinamica nel momento dell’arrivo al Pronto Soccorso dell’Ospedale San Timoteo .
La città di Termoli non può permettersi di rimanere senza questo importante presidio salvavita, oltretutto in piena estate, pessimo biglietto da visita anche a livello turistico. Si agisca subito, si agisca in fretta. Dal canto nostro procederemo, come già fatto in passato, a valutare ogni azione.”