La deputata molisana di Fratelli d’Italia, Elisabetta Lancellotta, è stata designata membro della ‘Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere’.
La nomina è stata ufficializzata con una comunicazione del presidente della Camera dei Deputati, Lorenzo Fontana.
La Commissione è stata istituita il 9 febbraio 2023, con la Legge 12, e in questa legislatura, per la prima volta, è diventata bicamerale.
L’onorevole Lancellotta, il 23 novembre 2022, intervenne in Aula, nel suo primo discorso a Montecitorio, sulla discussione con votazioni sulle mozioni inerenti l’eliminazione della violenza contro le donne, in vista della relativa Giornata Internazionale del 25 novembre.
“È un motivo di grande responsabilità e onore la nomina quale componente della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere – il commento dell’onorevole Lancellotta, responsabile del Dipartimento Tutela Vittime Violenza di Fratelli d’Italia per la regione Molise. – Ringrazio il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei Deputati, Tommaso Foti, per la fiducia accordatami. Sento la responsabilità della nomina e assicurerò il massimo impegno nei confronti di un tema che va affrontato con il lavoro, la forza e la tenacia, al fine di debellare un terribile fenomeno di cui sentiamo troppo spesso parlare. C’è una rivoluzione culturale da portare avanti sul tema. Il nostro compito è quello di dare concretezza ad azioni che non restino soltanto dei principi, al fine di contrastare una condotta infima, vile e criminale”.
Tra i suoi compiti, la Commissione svolge indagini sulle dimensioni, condizioni, qualità e cause del femminicidio, inteso come uccisione di una donna fondata sul genere.
Monitora la concreta attuazione della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica; accerta le possibili incongruità e carenze della normativa vigente e verifica la possibilità di una rivisitazione, dal punto di vista penale, nella fattispecie riferita alle molestie sessuali, con particolare riferimento a quelle che avvengono nei luoghi di lavoro.
Accerta il livello di formazione, di attenzione e la capacità di intervento delle autorità e delle pubbliche amministrazioni competenti a svolgere attività di prevenzione e di assistenza.
Verifica l’effettiva realizzazione da parte delle istituzioni di progetti nelle scuole, finalizzati all’educazione al rispetto reciproco nelle relazioni tra uomini e donne.
Analizza gli episodi di femminicidio verificatisi a partire dal 2016, per accertare se siano riscontrabili condizioni o comportamenti ricorrenti, valutabili sul piano statistico, con lo scopo di orientare l’azione di prevenzione.
Monitora l’effettiva destinazione di risorse alle strutture che si occupano della violenza di genere; propone interventi normativi, finanziari strutturali e soluzioni di carattere legislativo e amministrativo per realizzare un’adeguata prevenzione e un contrasto del femminicidio più efficace, che comprenda la tutela delle vittime delle violenze e gli eventuali minori coinvolti.
Adotta iniziative per la redazione di testi unici in materia, per migliorare la coerenza e la completezza della regolamentazione.