Il futuro delle professioni tra previdenza, accesso al credito e investimenti per formazione e per rendere gli studi professionali all’avanguardia.
Si è parlato di questo nell’incontro che si è tenuto nei giorni scorsi a Campobasso, organizzato da Confprofessioni Molise. All’evento, che ha visto la partecipazione di numerosi professionisti del territorio regionale, sono stati invitati anche esperti provenienti da altre parti d’Italia per fare il punto su quel che verrà e su quello che potrà accadere nei prossimi anni in un mondo così in evoluzione.
Ad introdurre la discussione è stato il presidente di Confprofessioni Molise, Riccardo Ricciardi, che si è soffermato sulla realtà ‘locale’, particolarmente difficile per i professionisti che, però, continuano a scegliere la strada dell’innovazione e dell’investimento in formazione e competenze per stare al passo con i tempi e con le esigenze dei loro clienti.
L’esperienza molisana è stata paragonata a quella campana, grazie all’intervento di Francesco Mazzarella, presidente della Confederazione confinante. Proprio in Campania è stato effettuato un lavoro di partenariato tra professionisti e Regione per destinare una parte dei fondi strutturali alla formazione, al finanziamento del lavoro dei praticanti degli studi professionali, alla digitalizzazione. Si tratta di ambiti nei quali è necessario investire sempre di più e che hanno bisogno di un supporto istituzionale, oltre che della buona volontà delle casse professionali. Un sistema slegato non regge: per questo motivo in Campania è stata scelta la strada del dialogo per ritagliare gli interventi su reali esigenze.
Nel corso del convegno è stato possibile pure comprendere quali sono le novità in termini di previdenza e di coperture assicurative, settori a cui i professionisti (proprio in virtù della specificità del loro lavoro) sono particolarmente attenti. Le novità sono scaturite spesso dall’esperienza della pandemia, che ha esposto i professionisti a modificare le proprie abitudini, facendo nascere nuove esigenze.
Ultimo segmento analizzato è stato l’accesso al credito, particolarmente importante in momenti di economia in difficoltà. I professionisti, infatti, sono i più esposti, tanto quanto le imprese, alle difficoltà dei clienti e del sistema economico in generale.
Il convegno ha posto in luce il delicato tema del futuro degli studi professionali che avrà sempre più necessità di misure pensate di concerto con gli stessi protagonisti e ritagliate su misura delle specifiche necessità del settore.