Sono tutti entro i limiti di legge i 5 punti campionati lungo le coste e le acque interne del Molise da Goletta Verde e Goletta dei laghi, le due campagne estive di Legambiente che monitorano lo stato di salute di mare e laghi. È, in sintesi, il bilancio finale 2023 presentato questa mattina a Termoli e che fa registrare miglioramenti rispetto al bollettino dello scorso anno. All’incontro hanno partecipato Andrea De Marco, presidente Legambiente Molise, Mattia Lolli, portavoce di Goletta Verde e segreteria nazionale Legambiente, Chiara Costantino, referente Youth4Planet Molise, Valeria Papili, Legambiente Molise APS, Rita Colaci, assessora all’Ambiente del Comune di Termoli, e Marco Paolilli, responsabile CONOU Coordinamento Area Centro-Sud.
Risultati Goletta Verde.
Per quanto riguarda i monitoraggi effettuati da Goletta Verde, sono 3 i punti campionati lungo la costa: un punto a mare presso la spiaggia Sant’Antonio nel comune di Termoli, uno presso la foce del Sinarca, sempre nel territorio di Termoli, e uno alla foce del fiume Trigno nel comune di Montenero di Bisaccia. Tutti sono risultati entro i limiti alle analisi microbiologiche effettuate dai laboratori presenti sul territorio. L’hanno scorso il punto della foce del Trigno era risultato fortemente inquinato.
Risultati Goletta dei Laghi.
La Goletta dei Laghi ha monitorato 2 punti nel comune di Chiauci: il primo campione è stato prelevato in località Civitelle, sulla sponda nord, presso la diga, il secondo in località Fonte Casale, nel corso del fiume Trigno, prima dell’ingresso a lago. Tutti e due i campioni hanno dato riscontro positivo risultando entro i limiti di legge, come lo scorso anno.
“Bene gli interventi, continuare su questa strada. Problema siccità non è scomparso”.
“Un risultato positivo di questo genere non deve fare abbassare la guardia sullo stato di salute delle acque molisane, ma anzi spingere a implementare azioni virtuose e investimenti per mantenerlo e migliorarlo”, ha affermato Mattia Lolli.
“La foce del fiume Trigno, che l’anno scorso era fortemente inquinata, oggi risulta entro i limiti di legge, mentre per quanto riguarda il torrente Sinarca, grazie all’avvio dello scorso anno dell’impianto di depurazione, il risultato è rimasto stabile rispetto al 2022”, ha aggiunto De Marco. “Questa è la dimostrazione che facendo funzionare gli impianti si può migliorare la qualità dei nostri corsi d’acqua. Sarà importante continuare a monitorare le due foci per prevenire lo scarico di reflui non depurati lungo l’asta dei due fiumi e migliorare l’efficienza energetica degli impianti di depurazione datati. Questo sarà sicuramente un compito della G.R.I.M., la società nata per la gestione delle reti idriche cittadine e degli impianti di depurazione, che è il primo passo per avviare un programma di utilizzo razionale ed efficiente dell’acqua anche dal punto di vista della depurazione”.
“Abbiamo notato – ha sottolineato Scocchera – che, grazie alle precipitazioni primaverili, il livello del lago è aumentato rispetto allo scorso anno. Ma attenzione: nonostante abbia accumulato un po’ di volume, il problema della siccità persiste. Nei prossimi anni continueremo, infatti, a monitorare attentamente il lago di Chiauci con la speranza che diventi un esempio di buona gestione per la preziosa risorsa acqua, in quanto sempre più scarsa, anche nella nostra regione”.
Focus depurazione Molise 2023
Secondo il Piano di Gestione delle Acque dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale (III ciclo di pianificazione, 2021-2027), infatti, gli scarichi urbani rappresentano una pressione puntuale significativa per il 67% dei corpi idrici superficiali (fluviali, lacustri, di transizione e delle acque marino-costiere). Una tipologia di pressione che, da sola o assieme ad altre più o meno impattanti, impedisce a questi corpi idrici di raggiungere un buono stato, come richiesto dalla Direttiva Quadro Acque (2000/60).
Sul piano degli impianti di depurazione il Molise ne ha solo uno in procedura di infrazione (l’ultima, 2017/2181) ed è il depuratore di Termoli Porto, il quale però, stando alla programmazione, verrà dismesso e delocalizzato nella zona industriale di Pantano Basso, sempre nel comune di Termoli.