Si è svolta stamattina a Pietracatella una importante iniziativa organizzata dall’Arcidiocesi di Campobasso-Boiano e Comune di Pietracatella, con il patrocinio di UIL, CGIL e CISL, ANCE-ACEM e Scuola Edile, riguardo la sicurezza sui luoghi di lavoro.
Nel comune dell’area del Fortore morì nel luglio 2015 un operaio, Francesco Mancino, mentre era impegnato nei lavori di ristrutturazione della Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli. Fatale fu il crollo della cupola.
Ai lavori di oggi hanno preso parte, tra gli altri, il vescovo Giancarlo Bregantini e il presidente della Regione Molise Francesco Roberti. A rappresentare la UIL Molise, la segretaria generale Tecla Boccardo e il segretario regionale della Feneal-UIL, Roberto D’Aloia.
Queste le dichiarazioni rese a margine dell’evento dai rappresentanti della UIL Molise:
“Quello degli infortuni e delle morti sui luoghi di lavoro è un tema purtroppo sempre attuale a causa di incidenti e decessi che registriamo ogni giorno, anche in Molise, e che non va mai in vacanza.
Questa iniziativa si è organizzata a Pietracatella perché il Vescovo Bregantini, con la Confraternita del posto, ha deciso di elevare la locale chiesa di Santa Maria di Costantinopoli a Santuario Diocesano per le vittime sul lavoro, a seguito della morte di un operaio nel crollo della cupola in fase di ristrutturazione.
Monsignor Bregantini ha sottolineato un tema che la UIL ha reso una vera e propria battaglia con la campagna “0 Morti sul lavoro”, che ci vede da tempo impegnati, ossia che la vita dell’essere umano torni a essere più importante del profitto.
Il ruolo del sindacato resta fondamentale come presidio in termini di verifiche e controlli e attraverso l’instancabile lavoro dei responsabili sindacali della sicurezza sul lavoro, aziendali e territoriali.
Senza dimenticare il grande lavoro svolto dagli Enti bilaterali, come in questo caso dell’edilizia, in termini di formazione per prevenire i rischi e di erogazione di servizi e di welfare.
Come UIL, per arginare il fenomeno, a ogni livello stiamo chiedendo più ispettori: ne mancano in Italia circa 12000, gli ultimi posti messi a concorso sono 2000! E allo stesso modo pretendiamo che vengano estromesse dagli appalti pubblici le aziende che si sono rese responsabili di incidenti sul lavoro per non aver applicato le regole sulla sicurezza.
Dopodiché, abbiamo ricordato che siamo a disposizione di lavoratrici e lavoratori come sindacato e come servizi, attraverso attività di assistenza che seguono quanti si infortunano e i familiari delle vittime del lavoro in tutte le fasi burocratiche così complicate da affrontare in momenti di difficoltà o di grande dolore e sconforto.
Oggi lo abbiamo ribadito: quando si esce di casa e non si fa più ritorno a casa dai propri familiari abbiamo fallito tutti!”