Dopo l’incontro di informativa sugli organici tenutosi ieri presso l’USR Molise, sono state ufficializzate le immissioni in ruolo per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA) delle scuole molisane per l’anno scolastico 2023/24.
“Sul personale ATA abbiamo chiesto in più occasioni un incremento di organico e stabilizzazione del personale che possa consentire alle scuole di affrontare meglio le tante incombenze quotidiane”, commenta la Flc Cgil. “In particolare nelle segreterie la complessità del lavoro amministrativo ha superato i livelli di guardia anche a causa degli adempimenti legati all’attuazione del PNRR e dell’elevato numero di personale con contratti a termine. Invece, le immissioni in ruolo che si svolgeranno nei prossimi giorni sono nettamente inferiori alle disponibilità”.
Di seguito le immissioni in ruolo per le province di Campobasso e Isernia, che verranno attribuite tramite procedura telematica su Polis a partire dal 7 agosto (tra parentesi invece le disponibilità). Si tratta, in totale, di 59 immissioni in ruolo su 171 posti, per cui verranno stabilizzate solo 1/3 delle disponibilità:
Sul profilo di DSGA (Direttore dei servizi) per il Molise sono previsti 4 posti su 12 disponibilità da poter utilizzare per le future procedure concorsuali (procedure selettive per i facenti funzione e i concorsi ordinario e riservato).
“Permane, quindi, il problema dei posti scoperti, che non sarà possibile ricoprire in tempo utile per l’avvio dell’anno scolastico 2023/2024; pertanto le scuole, prive di DSGA, dovranno ancora avvalersi degli assistenti amministrativi facenti funzione”, continua il sindacato.
“Lo abbiamo ribadito anche al tavolo di informativa regionale: come FLC CGIL siamo totalmente insoddisfatti per il permanere del limite assunzionale legato al solo turn over.
Su questo punto abbiamo chiesto all’Amministrazione un impegno politico preciso per un intervento normativo (di modifica della legge 107/2015), al fine di superare il turn over, e il Ministero ha dichiarato che è possibile ragionare su un intervento una tantum che aumenti le facoltà assunzionali.
E’ necessario mettere fine a politiche sbagliate che mettono in discussione la continuità dei servizi scolastici e la vita di migliaia di precarie e precari.”