La consigliera regionale del Pd, Alessandra Salvatore, ha depositato una mozione a Palazzo D’Aimmo avente ad oggetto la proposta di salario minimo. Questa mattina l’annuncio in una conferenza stampa. “Una direttiva dell’Ue impone a tutti i Paesi membri di adottare il salario minimo e l’Italia è uno dei cinque che ancora non lo ha fatto”, il commento di Salvatore. “Con questa mozione che auspichiamo venga approvata chiediamo che il presidente della Regione si faccia portavoce a Roma affinchè anche il Molise contribusca a spingere per l’accelerazione dell’iter che possa portare all’approvazione della legge sul salario minimo.”
Di seguito il testo della mozione:
“Il Consiglio Regionale del Molise, premesso che
– nell’Unione Europea, in 21 dei 27 Stati membri, è stato già introdotto il salario minimo (gli altri i Paesi dell’UE, oltre all’Italia, in cui non c’è il salario minimo sono Danimarca, Cipro, Austria, Finlandia e Svezia);
– l’UE, con la Direttiva del 14 settembre 2022 sul salario minimo, ha chiesto agli Stati membri di garantire ai lavoratori – entro il 2024 – stipendi adeguati;
– la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, dopo l’iniziale “no” alla introduzione del salario minimo anche in Italia, si è dichiarata pronta a discuterne in Parlamento;
– le opposizioni hanno depositato il 04/07/23, alla Camera dei Deputati, la PDL n. 1275, per l’introduzione del salario minimo;
– la proposta di legge unitaria delle opposizioni, che riguarda dipendenti e autonomi, copre le fasce di lavoratori che non sono tutelati dalla contrattazione collettiva e rafforza la contrattazione collettiva, perché fa valere verso tutte le lavoratrici e i lavoratori di un settore la retribuzione complessiva prevista dal contratto collettivo firmato dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative: in questo modo si contrastano i contratti pirata; fissa una soglia di 9 euro lordi all’ora come minimo tabellare, soglia sotto la quale nemmeno la contrattazione collettiva può scendere;
– l’intervento interesserebbe almeno 4 milioni di lavoratori in difficoltà, lavoratori “poveri”;
– secondo i dati forniti dall’INPS nel rapporto annuale 2021 e analizzati al Senato nella Commissione Lavoro, alcuni CCNL di settore prevedono retribuzioni lorde inferiori alla soglia proposta (turismo: il trattamento orario minimo è pari a 7,48 euro; cooperative nei servizi socio-assistenziali: l’importo orario minimo ammonta a 7,18 euro; aziende dei settori dei pubblici esercizi, della ristorazione collettiva e commerciale e del turismo: minimo orario contrattuale pari a 7,28 euro; settore tessile e dell’abbigliamento: retribuzione minima pari ad 7,09 euro; servizi socio-assistenziali: il minimo retributivo è fissato in 6,68 euro; imprese di pulizia e dei servizi integrati o dei multiservizi: minimo retributivo orario pari a 6,52 euro; vigilanza e dei servizi fiduciari, non rinnovato dal 2015: il minimo salariale ammonta a 4,60 euro all’ora per il comparto dei servizi fiduciari e poco superiore a 6 euro per i servizi di vigilanza privata);
tutto ciò premesso, fa voti affinché il Presidente della Giunta regionale chieda, a nome del Consiglio regionale, al Parlamento ed al Governo di adottare tutti gli atti idonei ad approvare nel più breve tempo possibile la proposta di legge in questione; affinché sostenga la PDL in conferenza Stato-Regioni, chiedendo la condivisione da parte di tutti i Presidenti delle altre regioni italiane.”
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