Lapidi rimosse per far spazio ai nuovi loculi, cimitero apre solo il weekend. Regna il degrado e monta la protesta

A Matrice la visita ai defunti negli ultimi tempi è diventata un problema. Il cimitero comunale, infatti, tra maggio e settembre è stato “vittima” di un paio di episodi che ne hanno condizionato la fruibilità ed è stato destinatario di disposizioni che hanno generato diversi malumori tra i residenti. Circa quattro mesi fa un grave incendio aveva arrecato danni alla struttura e aveva messo in evidenza lo stato di trascuratezza in cui versava il luogo pubblico. Come se non bastasse, nei primi giorni di settembre, durante i lavori di ristrutturazione e costruzione dei nuovi loculi affidati ad una ditta locale, sarebbe scoppiata una pompa olio di uno dei mezzi utilizzati per gli interventi, che avrebbe peraltro, come segnalano alcuni cittadini, macchiato o comunque sporcato alcune lapidi. Due le ordinanze firmate dal sindaco, una pubblicata il 30 agosto, l’altra il 4 settembre (come proroga), che vieta l’ingresso ai visitatori nel cimitero dal lunedì al venerdì, lasciando la possibilità di accesso solo nel fine settimana. Una sorta di “compromesso”, dopo una paventata chiusura totale, seppur temporanea, che andrà avanti fino al termine degli interventi e che comunque non sembra soddisfare diversi cittadini, una parte dei quali avrebbero tentato giorni fa di forzare l’ingresso durante le fasce orarie solitamente predisposte alle visite. Inoltre la situazione interna non appare delle più sicure, con episodi in alcuni casi discutibili.

All’esterno dell’area cantiere delimitata dalla rete in pvc, si possono scorgere ferri e chiodi alla vista di tutti, muretti di mattoni pericolanti, lapidi rimosse e poggiate a terra o contro gli alberi. Evidente la preoccupazione nelle segnalazioni per il rischio incolumità soprattutto per le persone anziane e per i bambini. Senza considerare che gli interventi hanno coinvolto una parte delle lapidi a terra, la cui rimozione – secondo prime informazioni non opportunamente comunicata agli interessati – al momento è di incerta collocazione. Mancherebbe inoltre un cartello con la comunicazione di inizio e fine lavori, oltre che con tutte le informazioni volute dalla normativa. Un centinaio di residenti si sarebbero fatti portavoce del problema, interessando anche la minoranza consiliare per mediare con l’amministrazione comunale. Si cerca urgentemente una soluzione, oltre che chiarimenti, ad una situazione considerata grave e che quantomeno andrebbe resa più sicura.






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