Istat: in Molise persi oltre 2mila residenti in un anno | Dal 2011 ci sono 3mila occupati in meno

SINTESI DEI PRINCIPALI RISULTATI
– La popolazione legale in Molise, definita sulla base del Censimento, al 31 dicembre 2021 ammonta a 292.150 residenti, in calo dello 0,7% rispetto al 2020 (-2.144 individui) e dello 6,9% rispetto al 2011.
– Il decremento, rispetto al 2020, si deve alla dinamica naturale e al saldo migratorio entrambi negativi, non compensati dalla correzione censuaria.
– Il tasso di mortalità è aumentato passando dal 13,6 per mille del 2020 al 14,7 per mille del 2021. Più alto in provincia di Isernia (14,9 per mille), rispetto alla provincia di Campobasso (14,7 per mille).
– Gli stranieri censiti sono 11.463 (-128 rispetto al 2020), e rappresentano 3,9 cittadini ogni 100 censiti. Provengono prevalentemente da Romania (25,8%), Marocco (12,1%) e Nigeria (5,3%).
– Le donne rappresentano il 50,7% della popolazione residente e superano gli uomini di 4.124 unità, soprattutto a causa della maggiore longevità femminile.
– L’età media si è innalzata rispetto al 2020 (da 47,1 a 47,8 anni). Nella provincia di Isernia risulta essere più alta (48,1 anni) rispetto a quella di Campobasso (47,7 anni).
– Gli analfabeti e alfabeti senza titolo di studio rappresentano il 4,8% dei residenti, il 42,9% dei residenti ha conseguito il diploma di licenza media, il 35,7% ha il diploma di scuola secondaria o di qualifica professionale, il 16,6% possiede un titolo accademico.
– Diminuiscono gli occupati rispetto al 2011 (3 mila persone in meno, -2,9%), soprattutto fra gli uomini (+4,0%); diminuiscono anche le persone in cerca di occupazione (-27,4%), in particolare per la componente femminile (circa 2mila e cinquecento unità in meno, pari al -28,0%).

Distribuzione della popolazione residente
Sulla base dei risultati del Censimento permanente della popolazione, è stata determinata la popolazione legale riferita al 31 dicembre 2021 . In Molise ammonta a 292.150 residenti e rispetto al 2011 è diminuita del 6,9%; la riduzione più significativa si registra nella provincia di Isernia (-7,7%) superiore a quella di Campobasso (-6,6%) (Prospetto 1).
La popolazione legale trova riferimento in una serie di norme, con risvolti sul piano economico e amministrativo nonché elettorale dei comuni. In Molise le variazioni amministrative intervenute nel corso del decennio non hanno avuto impatto sul numero dei comuni, che sono 136. Considerando le principali classi di ampiezza demografica sono 9 i comuni che hanno fatto registrare un cambio di classe demografica, transitando in quella di ampiezza inferiore, e due soltanto (Ripalimosani e Macchia d’Isernia) che sono transitati in quella superiore.
Rispetto al 2020, i dati censuari evidenziano un decremento di 2.144 unità nella regione. A livello provinciale, sia Campobasso (-1.293 residenti), sia Isernia (-851) perdono residenti (Prospetto 1).

Tra il 2020 e il 2021 l’80,1% dei comuni ha subito perdite di popolazione. Sono invece 27 i comuni dove la popolazione è in crescita e tra questi il capoluogo di regione, Campobasso, fa registrare il maggior incremento tra i comuni molisani (+52 unità). In valore assoluto, le perdite più consistenti si registrano a Isernia (-223), Termoli (-169) e Agnone (-93); in termini relativi nei comuni di San Biase (-10,7%) e Castelpizzuto (-9,2%).
Sotto il profilo della dimensione demografica, nella classe dei comuni con popolazione fino a 1.000 abitanti, che rappresenta oltre la metà dei comuni molisani (53,7%), l’82,2% ha registrato una riduzione di residenti, a fronte di un 17,8% che non ne ha persi. (Prospetto 2).

Dinamica demografica e struttura della popolazione per genere ed età
La diminuzione della popolazione residente del Molise è frutto di un saldo naturale fortemente negativo
(-2.631 unità) e di un saldo migratorio in decremento (-703 unità), soltanto in parte compensati da un saldo censuario positivo (+1.190 unità).
La dinamica naturale conferma il trend negativo in corso. La mortalità è elevata e in aumento rispetto al 2020: il tasso di mortalità passa dal 13,6 per mille del 2020 al 14,7 per mille del 2021.
Tra il 2020 e il 2021 il tasso di natalità è diminuito di uno 0,1 per mille a conferma delle diminuzioni delle nascite rispetto al 2020 in termini assoluti (-28). A livello provinciale emerge un dato positivo: l’aumento del tasso di natalità in provincia di Isernia che passa dal 5,6 per mille del 2020 al 6,0 per mille del 2021. (Prospetto 3).
I movimenti tra comuni sono negativi anche nel secondo anno pandemico: il tasso migratorio interno passa dal -3,6 per mille del 2020 al -3,7 per mille del 2021.
Al contrario, crescono notevolmente i movimenti migratori internazionali: il tasso migratorio estero aumenta rispetto al 2020 (dallo 0,7 per mille al 3,1 per mille), in particolare nella provincia di Campobasso (dallo 0,8 per mille al 3,7 per mille) (Prospetto 3).

La prevalenza della componente femminile nella struttura per genere si conferma anche nel 2021. Le donne rappresentano il 50,7% del totale e superano gli uomini di 4.124 unità (Prospetto 4). La prevalenza si evidenzia particolarmente nelle età più avanzate per la maggior longevità femminile.

La popolazione molisana presenta, nel 2021, una struttura sensibilmente più anziana rispetto al totale del Paese, come emerge dal profilo delle piramidi delle età sovrapposte (Figura 1).
L’età media, 47,8 anni, risulta in leggero aumento rispetto al 2020 (47,6 anni) e più alta rispetto ai 46,2 anni della media nazionale (Prospetto 5). Aumenta l’indice di vecchiaia che passa da 233,1 del 2020 a 239,3 del 2021 e risulta lievemente in aumento l’indice di dipendenza degli anziani: da 41,0 del 2020 a 41,7 del 2021. Cresce anche l’indice di struttura della popolazione attiva, che passa da 141,3 nel 2020 a 143,2 nel 2021.
Dagli indicatori della popolazione del Prospetto 5, la provincia di Isernia risulta quella con la struttura demografica più anziana.

Popolazione straniera residente
La popolazione straniera in Molise al 2021 ammonta a 11.463 unità, lo 0,2% della popolazione straniera residente in Italia. Il 72,7% dei cittadini stranieri risiede nella provincia di Campobasso. L’incidenza sulla popolazione residente totale è uguale nelle due province e minore rispetto al valore nazionale (3,9% contro 8,5%) (Prospetto 6).

La più giovane distribuzione per età della popolazione straniera rispetto a quella italiana si evidenzia nei bassi valori degli indici di dipendenza strutturale (24,1 contro 60,9 degli italiani) e di vecchiaia (35,3 contro 250,4 degli italiani). Le variazioni interprovinciali di questi indicatori, così come l’incidenza della popolazione femminile sul totale, dipendono dalla diversa caratterizzazione del fenomeno migratorio, dal carattere individuale o familiare, dalla durata del percorso migratorio, dalle cittadinanze prevalenti, più o meno inclini all’acquisizione di cittadinanza italiana.

In Molise poco meno della metà (48,0%) dei cittadini stranieri proviene dall’Europa, il 29,9% dall’Africa, il 14,6% dall’Asia e il 7,4% dall’America. Sono residuali le presenze dall’Oceania. I cittadini stranieri provengono da 129 Paesi del mondo, particolarmente da Romania (25,8%), Marocco (12,1%) e Nigeria (5,3%); Romeni, Marocchini e Nigeriani presentano una particolare concentrazione rispetto al livello nazionale (Figura 2).

Livello di istruzione
Nel 2021 gli analfabeti e alfabeti senza titolo di studio rappresentano il 4,8% dei residenti (4,1% in Italia); il 15,6% possiede la licenza elementare, il 27,3% ha conseguito il diploma di licenza media, il 35,7% ha il diploma di scuola secondaria o di qualifica professionale, il 16,6% possiede un titolo accademico.
Complessivamente il livello di istruzione più basso (da analfabeti a licenza media) è di poco inferiore al valore nazionale e rappresenta poco meno della metà della popolazione residente.
La scolarizzazione ed il conseguimento dei titoli più alti hanno condotto ad un progressivo innalzamento del livello di istruzione della popolazione molisana, seppure con alcune differenze tra le province.
(Prospetto 7).
La quota di persone con titolo terziario o superiore nel Molise supera quella nazionale di oltre un punto percentuale (16,6%, contro 15,5%).

La Figura 3 evidenzia la condizione dell’istruzione delle donne: la componente femminile molisana prevale fra le persone con titolo universitario (57,4% dei laureati o con titolo superiore), in particolare per le donne di età compresa tra i 25 e 49 anni (60,7%), ma anche tra quelle prive di un titolo di studio (60,9%) e in possesso della sola licenza elementare (57,1%), nella classe d’età 65 anni e oltre.
A livello provinciale, la mancanza di istruzione e di conseguimento dei titoli di studio più bassi (fino alla licenza media), presentano ovunque valori più elevati tra la popolazione femminile, con un’incidenza massima a Campobasso (il 48,7% contro il 47,7% di quella maschile). Viceversa, all’estremo opposto, l’incidenza dell’insieme dei titoli accademici è più elevata nel complesso tra le donne, per le quali si registra il valore massimo a Isernia (19,4%), contro il corrispondente 14,8% degli uomini.
Una quota significativa di stranieri, 35,4 su 100, è in possesso della licenza media, con uno scarto di oltre 8 punti percentuali rispetto agli italiani, mentre il 13,1% degli stranieri non possiede alcun titolo di studio, contro il 4,5% degli italiani. Si contano 29 stranieri su 100 residenti con diploma secondario di secondo grado (italiani: 36,0%) e 10 con titolo universitario (italiani: 16,8%) (Figura 4).

La condizione professionale
Al 31 dicembre 2021, le forze di lavoro sono oltre 120mila, 8mila in meno rispetto al 2011 (-6,3%). Il decremento delle persone attive sul mercato del lavoro è dovuto alla diminuzione, sia degli occupati (3mila persone in meno,-2,9%), soprattutto fra gli uomini (-4,0%), sia delle persone in cerca di occupazione
(-27,4%), in particolare per la componente femminile (circa 2.500 unità in meno, pari al -28,0%).
La quota più importante delle non forze lavoro è formata da 65mila percettori di pensioni da lavoro o di redditi da capitale (-12,4% rispetto al 2011), mentre risultano oltre 31mila le persone dedite alla cura della casa (+8,0%) e oltre 21mila gli studenti e le studentesse (-12,6%) (Prospetto 8).
Gli indicatori relativi al mercato del lavoro per il Molise presentano valori più bassi rispetto a quelli nazionali. Nel 2021 il tasso di occupazione è del 41,4%, quattro punti e mezzo percentuali sotto il valore medio italiano, come risulta più bassa la percentuale di occupate donne (32,5% contro 37,9% dell’Italia) e degli occupati stranieri (38,7% contro 53,5% dell’Italia). I tassi di disoccupazione suddivisi per genere sono più alti delle medie nazionali, sia per la popolazione totale, sia per la sola componente straniera.
In Molise, nel 2021 permane un forte squilibrio di genere: per il tasso di attività il gap è di oltre 18 punti (uomini 55,7%, donne 37,4%), mentre la distanza tra il tasso di occupazione degli uomini (50,7%) e quello delle donne (32,5%) è superiore ai 18 punti; il tasso di disoccupazione delle donne (13,3%) è di oltre quattro punti più alto di quello degli uomini (9,0%). Il divario di genere si distanzia ulteriormente se si considerano i tassi della sola componente straniera: più di 19 punti nel tasso di occupazione (uomini 48,3%, donne 28,7%), più di 5 punti nel tasso di disoccupazione (uomini 18,2%, donne 23,7%).
Le due province registrano nel 2021 lo stesso tasso di occupazione (41,4%), ma quella di Campobasso presenta un maggiore squilibrio di genere (quasi 19 punti); Inoltre, la provincia di Campobasso registra il tasso di disoccupazione con percentuale più alta (11,0%) rispetto quella di Isernia (10,1%) e un divario di genere leggermente più alto (4,3 punti) (Prospetto 9).

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