Il copione è quello che ultimamente si verifica troppo spesso. E’ identico agli esempi che vengono illustrati nei periodici incontri che l’Arma dei Carabinieri organizza presso luoghi di culto, scuole e associazioni culturali.
Ieri mattina una donna anziana del capoluogo pentro riceve una telefonata da un sedicente avvocato che, molto preoccupato, la informa che suo figlio è “trattenuto” da un Maresciallo perché ha provocato un incidente mentre conduceva una autovettura priva della copertura assicurativa. Al fine di rimettere in libertà il figlio, la signora avrebbe dovuto recuperare subito la somma di 5.000 euro in contanti e consegnarla ad un ragazzo che si sarebbe recato presso la sua abitazione.
La donna, intuito che si trattava di un raggiro, con la scusa di doversi recare in un’altra stanza della casa, allontanandosi dal telefono fisso, con il telefono cellulare, ha chiamato il numero di emergenza 112.
L’operatore della Centrale Operativa, efficacemente addestrato a fronteggiare analoghi episodi nonché particolarmente rapido ad intuire la critica situazione, ha tranquillizzato la signora e le ha suggerito come continuare la conversazione telefonica con i malfattori. Nel frattempo ha allertato le pattuglie dei Carabinieri in abiti civili che si sono appostate intorno all’abitazione della vittima.
Nel corso della telefonata intercorrente fra la signora ed il truffatore, quest’ultimo ha informato la donna che nei minuti successivi, un giovane di sua fiducia avrebbe citofonato alla porta per prelevare i soldi contanti. Quando quella persona, ben vestita e di apparente buona presenza, si è presentata all’uscio bussando, sono sopraggiunti i Carabinieri che l’hanno tratta in arresto.
A nulla è servito il tentativo di allontanarsi repentinamente dall’abitazione grazie all’efficace dispositivo predisposto dai Carabinieri intervenuti.
Dai successivi controlli effettuati in caserma, è emerso che per l’uomo non si trattava della prima esperienza con la giustizia e dopo le formalità di rito è stato condotto presso la casa circondariale di Isernia.
Le ragioni di interesse pubblico, alla diffusione del presente comunicato stampa, discendono dalla necessità di informare i cittadini su tali eventi, molto sensibili per l’opinione pubblica, con particolare riferimento sia al profilo preventivo, al fine di ridurre il rischio della commissione degli stessi illeciti e a quello di un efficace controllo del territorio, sia a quello dell’efficacia dell’azione giudiziaria.
Si ricorda a tutti l’invito ad avvisare prontamente il numero di emergenza “112” per denunciare fatti simili e richiedere l’intervento dei militari dell’Arma.
Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari durante il quale l’indagato potrà far valere le sue difese ai sensi del c.p.p.
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