“I Primi d’Italia”, i piatti tipici molisani “conditi” di biodiversità allietano i palati a Foligno

“Se ogni giorno tornassimo a pensare al passato, forse si capirebbero errori e ritornerebbe la voglia di trovar il senso della vita”. Questa magnifica frase di uno scrittore ignoto, offre il vero compendio a una Regione, il Molise, che esalta i suoi prodotti e regala sprazzi di felicità. A Foligno, in questi giorni, si è tenuta la manifestazione nazionale “I Primi d’Italia”. La manifestazione, che da anni catalizza l’attenzione di amici del cibo, esperti, osservatori, operatori del settore, che rende principi i piatti della tradizione ispirandosi a concetti di una volta che non pongono limiti a innovazione e contemporaneità. Ogni regione offre il meglio e prepara vari primi piatti che diventano veri e propri veicoli per viaggi in territori sempre meno vocati alla genuinità ma dal potenziale sempre più inespresso. Il Molise non poteva mancare e grazie all’azione sinergica tra il Gal Molise, Regione Molise – Assessorato regionale all’agricoltura -, con il programma Fondi per lo sviluppo rurale 2014-2020 posto in attuazione dall’allora assessore Vittorino Facciolla, e imprese locali, ha deliziato le migliaia di persone accorse per l’ormai immancabile manifestazione, fiore all’occhiello della regione Umbria. Le attività enogastronomiche coordinate dall’Associazione Demetra, dal marchio registrato della Sagra del Prosciutto di Matrice, si sono svolte nella splendida location della Taverna del Cassero. Tante ricette di primi piatti sono state servite con orari no-stop nelle suggestive taverne barocche trasformate per l’occasione in Villaggio del Gusto. Pasta, zuppe, polenta condite con sapori della tradizione molisana, hanno tradotto nell’Universo del Sapore una regione che dalla sua biodiversità trae la forza motrice per i prodotti della tradizione. Puglia, il territorio romano, Amatrice, la provincia di Mantova, Sicilia, Marche, Toscana, Veneto, Emilia Romagna, Campania, Abruzzo, Umbria, insieme a villaggi Gluten free, delle Alpi e Solidali, hanno accompagnato l’avventura del Molise che, non solo si è distinto, ma come spesso accade, offre il meglio di se. Dal 28 settembre al 1° ottobre 2023, infatti, le migliaia di fruitori che hanno preso d’assalto la Taverna del Cassero, hanno potuto fare un viaggio nel gusto e trovarsi metaforicamente in Molise. La pasta ha riempito i piatti che, magicamente condizionati da condimenti afferenti alla regione, ha onorato palati di esperti e di semplici avventori. La polenta al ragù, grazie alla farina d’agostinello, i cavatelli fatti a mano, i fusilli bicolori corroborati da scamorza e tartufo, le orecchiette sposate alla fonduta di caciocavallo con l’accompagnamento della salsiccia fresca, la dolce melodia della pizza e minestra, la pasta al pomodoro e basilico con la semplicità di un bambino senza pretese ma dal palato fine, lo gnocchetto alle tracchiulelle, hanno generato file di attesa convenute da compiacimento e applausi finali non di certo dovute all’effetto non sobrio dell’eccellente succo di Bacco molisano (la tintilia). “Se non fosse per la pancia, mangerei sempre con il cervello. Le sensazioni si nascondono e quando vengon fuori, non possono essere facilmente gestite. Il Molise è tutto questo!”. La promozione è fondamentale per una regione che spesso non riesce a competere con le altre per refrattaria condizione di aggregazione ma quando riesce nell’impresa, non convince solo ma riporta con orgoglio successi e apprezzamenti senza pari. Per far ciò e per ottenere risultati occorre che la politica sia connessa al territorio e dia segnali di vicinanza ponendo misure concrete e fornendo collaborazione. La sottomisura 3.2 del Progetto “Promozione Molise 2021/2023” va certamente amplificata e nel segno tracciato sia la strada per aiuti concreti a imprese che non si risparmiano nell’amare una terra spesso e volentieri ingrata e piena di sconcertanti autoreferenzialità. Il 2024 sarà l’anno dedicato al turismo delle Radici e alla Biodiversità, due anelli estremamente importanti e pieni di Molise. Facciamoci trovare pronti con una energica rete a maglie strette e che sia l’anno del Molise.

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