Debiti Regione, nel 2024 arriva la “mazzata” delle addizionali Irpef. Aumenti per tutti (e non solo per i redditi medio-alti)

Presentata una proposta di legge della giunta Roberti

I debiti accumulati dalla Regione hanno un costo e questa non è una novità. I 40 milioni di euro concessi dal Governo a copertura del disavanzo e per sbloccare il bilancio regionale non sono un regalo. E quando in questa occasione, come in altre del passato, si è detto che i molisani pagheranno con le loro tasche la situazione del momento, l’aumento delle addizionali Irpef a partire dal 2024 rappresenta uno degli esempi lampanti. Basta leggere la proposta di legge presentata dalla giunta regionale, pubblicata oggi 19 ottobre, per capire cosa ci aspetta, come se non bastassero i vari rincari ormai applicati a tutti i livelli. E chi non è “in mutande”, potrebbe presto restarci. Chi ha un reddito già basso – massimo 15mila euro – potrebbe avere l’obbligo di mettere in conto l’esborso di una ulteriore somma, in fase di dichiarazione, fino a 75 euro (per un totale di circa 260 euro). Sale fino a 200 euro in più l’esborso per chi dichiara redditi entro i 28mila euro (totale 540 euro). L’importo di maggiorazione viaggia sui 1.000 euro per chi invece guadagna fino a 50mila euro (totale 1.665 euro). E così via. Nella pdl in basso il dettaglio delle maggiorazioni potenzialmente in vigore dal 2024.

La pdl della giunta.
La Giunta regionale presenta una proposta di legge concernente: “Adeguamento della disciplina dell’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (IRPEF). Modifica alla legge regionale 25 luglio 2013 n. 9, come modificato dall’articolo 2, comma 1 della legge regionale 30 marzo 2022 n. 5”
L’articolato prevede una modifica all’articolo 2, comma 1, della legge regionale 25 luglio 2013 n. 9, che avrà la seguente stesura: “A decorrere dall’anno d’imposta 2024, in attuazione dell’ articolo 6 del decreto legislativo 6 maggio 2011, n. 68 (Disposizioni in materia di autonomia di entrata delle regioni a statuto ordinario e delle province, nonché di determinazione dei costi e dei fabbisogni standard nel settore sanitario), l’aliquota dell’addizionale regionale all’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) è stabilita applicando, rispetto all’aliquota di base, le seguenti maggiorazioni:
1) 0,50 punti percentuali per i redditi fino a 15.000,00 euro;
2) 0,70 punti percentuali per i redditi oltre 15.000,00 euro e fino a 28.000,00 euro;
3) 2,10 punti percentuali per i redditi oltre 28.000,00 euro e fino a 50.000,00 euro;
4) 2,10 punti percentuali per i redditi oltre 50.000,00 euro”.
La maggiorazione dell’aliquota di base comporterà un’aliquota dell’addizionale regionale all’imposta sul reddito delle persone fisiche per la Regione Molise per i redditi sino a 15.000 euro pari a 1,73 per cento; per i redditi oltre 15.000 euro e sino a 28.000 euro pari a 1,93 per cento; per i redditi oltre i 28.000 e sino a 50.000 euro pari a 3,33 per cento; per i redditi oltre i 50.000 euro pari a 3,33 per cento”.
La proposta di legge passa ora alla Commissione consiliare permanente che dopo l’istruttoria e l’espressione del parere di competenza la invierà all’esame definitivo del Consiglio regionale.

Di Giacomo (Cultura e Solidarietà): “A pagare i debiti della Regione saranno i molisani di tasca propria”
“Come avevamo previsto a pagare i debiti contratti negli ultimi anni da chi ha amministrato e sta governando la Regione Molise saranno i molisani di tasca propria”. Così Aldo Di Giacomo, presidente dell’Associazione Cultura e Solidarietà commentando la decisione della Giunta regionale del Molise di aumentare – a partire da gennaio 2024 – l’aliquota Irpef per i redditi sopra i 28mila euro. “È stata scelta la strada più facile – aggiunge – colpendo la quota più consistente dei lavoratori e dei liberi professionisti ai quali sarà applicata l’imposta massima del 3,33%. Ma dalla Giunta Roberti nessuno spiega perché il deficit della Regione ha subito un ulteriore aumento di circa 121 milioni di euro. In rapporto alla popolazione residente diventiamo la Regione più indebitata d’Italia e sono sempre i lavoratori a pagarne le conseguenze. Se non fosse per l’intervento del Governo che mette a disposizione del Molise 40 milioni di euro, prima tranche di 200 milioni nel quinquennio, saremmo alla bancarotta. Nella beffa per i molisani – dice ancora Di Giacomo – c’è l’indicazione della Giunta che, pur di far cassa e prendere dalle tasche dei cittadini 17 milioni di euro, considera i redditi sopra i 28 mila euro “medio-alti”. Ancora una conferma che chi ci amministra non vive in Molise perché altrimenti saprebbe che tantissime famiglie con poco più di 28mila euro arrivano appena alla terza settimana del mese”.

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