Lieve ripresa della vitalità del sistema imprenditoriale italiano nel trimestre estivo. Tra luglio e settembre il Registro delle imprese delle Camere di Commercio – sulla base di Movimprese, l’analisi trimestrale condotta da Unioncamere e InfoCamere – ha rilevato un saldo attivo di 15.407 attività economiche (+0,26% rispetto alla fine di giugno), come differenza tra 59.236 nuove iscrizioni e 43.8299 cessazioni di attività.
In Molise, a distanza di un anno, il saldo torna ad essere positivo e a fine settembre si contano 31 attività in più. Il risultato del trimestre riflette, però, una vitalità del sistema imprenditoriale locale ancora piuttosto contenuta: il saldo, sebbene in miglioramento nel confronto tendenziale, si colloca al di sotto della media degli ultimi dieci anni.
Inoltre, i due flussi di aperture e chiusure si segnalano tra i meno brillanti del periodo: sono state 262 le nuove aperture di attività a fronte di 231 cessazioni: il tasso di crescita che ne consegue risulta essere pari a +0,09%, il secondo peggior valore nel confronto con i risultati delle altre regione dopo quello dell’Umbria (+0,02%).
In generale il segno positivo contraddistingue tutte le regioni e tutte le macro-aree del Paese, con il Lazio in evidenza per tasso di crescita sul trimestre precedente (+0,44%) grazie alla spinta di Roma (+0,5%). In termini assoluti, tuttavia, l’espansione maggiore della base imprenditoriale ha riguardato la Lombardia (+3.334 imprese pari a un tasso di crescita dello 0,35%), dove Milano realizza una performance (+0,49%) in linea con quella della capitale del Paese.
A livello settoriale, e tornando all’analisi regionale, risultati positivi si registrano per le attività professionali scientifiche e tecniche e per le costruzioni: entrambi i settori chiudono il trimestre con 5 imprese in più e un tasso di crescita rispettivamente pari a +0,48% e +0,12%. Buona la performance anche per le altre attività di servizi, che nel computo tra nuove imprese iscritte e imprese cessate fa registrare un saldo pari a +3 unità e un rispettivo tasso di crescita pari a +0,22%. Registrano un risultato negativo il commercio (-35 unità il saldo di fine trimestre, -0,49%) e l’agricoltura con 19 unità imprenditoriali in meno (-0,19%).
Un’impresa su tre (94 iscrizioni in totale) nasce nella forma di società di capitale che, anche in questo trimestre, si conferma la formula organizzativa più dinamica (+0,69% il tasso di crescita, pari a un saldo tra entrate e uscite che si attesta a 59 unità). In termini assoluti, l’impresa individuale (con 149 iscrizioni nel trimestre) resta la principale forma organizzativa scelta dai neo-imprenditori ma, a fronte delle 171 chiusure rilevate nel periodo, registra un saldo trimestrale negativo e pari a -22 unità. (-0,10%).
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