Cucchi presenta il suo libro a Campobasso: “Il calcio ha bisogno di più rispetto e meno soldi. In Molise ho lasciato un pezzo del mio cuore”

E’ tornato a Campobasso, la sua seconda città, Riccardo Cucchi, giornalista sportivo che ha lavorato per dieci anni a Tg3 Molise. Lo ha fatto per presentare il suo nuovo libro “Un altro calcio è ancora possibile”.
Riccardo, perché questo titolo?
“Perché il calcio deve riscoprire i suoi valori che non sono solo i soldi”, ha risposto. “Mi è venuto in mente vedendo Claudio Ranieri, allenatore del Cagliari, mentre correva sotto la curva dei suoi tifosi, che durante lo spareggio per andare in serie A al gol vittoria di Pavoletti insultavano i tifosi del Bari, facendo segno di smetterla per rispetto verso gli avversari, che è il primo valore nello sport”.
Sei rimasto legato al Molise?
“Tantissimo, qui ho cominciato la mia carriera e vengo sempre volentieri. Sono passato al vecchio Romagnoli ma ho visto che non c’è più niente. Le tribune, la sala stampa dove io trasmettevo le partite del Campobasso”.
Segui il Campobasso?
“Sì, dopo la squadra per cui tifo che è la Lazio come ben sai seguo i rossoblu. La domenica mi informo sempre sul risultato del Campobasso e mi fa piacere che sta disputando un ottimo campionato perché qui ho lasciato un pezzo del mio cuore.”
Arnaldo Angiolillo

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