“E’ giunta l’ora di assumere l’iniziativa per una proposta di legge popolare sul salario minimo”. E’ quanto annuncia la consigliera regionale del Pd, Alessandra Salvatore, capogruppo a Palazzo D’Aimmo.
“Il gruppo consiliare PD in Molise darà il suo contributo per la mobilitazione dei cittadini e per la raccolta firme, che dovrà costringere il centrodestra ad introdurre norme che tutelino il lavoro e mettano al bando lo sfruttamento.
Quello che è accaduto ieri non fermerà una battaglia sacrosanta: con un agguato parlamentare, è stato approvato, dal centrodestra, il maxi emendamento, presentato da Fratelli d’Italia, che neutralizza, di fatto, la Proposta di Legge sul salario minimo presentata, il 04/07/23, da Pd – M5Stelle – Avs -Azione e +Europa.
Il cdx, infatti, dopo avere sospeso l’esame parlamentare della PDL, per attendere il parere del Cnel, ha votato un maxi emendamento che l’ha sostituita con una legge-delega al Governo, che, a sua volta, dovrà legiferare entro sei mesi.
La legge-delega stravolge la proposta delle opposizioni (non cita neppure più il “salario minimo”), che mirava ad introdurre anche in Italia, come avvenuto in 21 dei 27 Paesi membri dell’UE, un salario minimo legale di 9 euro lorde l’ora (6/7 euro nette);
una misura per battere il “lavoro povero” e sfruttato, per sostenere circa 4 milioni di lavoratrici e lavoratori: tra loro anche tante e tanti molisani, che operano nel settore dei servizi socio-assistenziali, della ristorazione collettiva e commerciale, del turismo, del settore tessile e dell’abbigliamento, dei servizi integrati o dei multiservizi, della vigilanza e dei servizi fiduciari; persone, che vedono calpestata la loro dignità e si trovano a dover fronteggiare il carovita, l’inflazione, l’aumento dei tassi d’interesse, la riduzione di servizi essenziali (dalla Sanità ai trasporti), il venir meno di altre misure di sostegno economico e di inclusione.
Queste persone non potevano e non dovevano aspettare.
Una scelta, quella del Governo Meloni e della sua maggioranza, inaccettabile, che fa male non solo al PD e alle altre opposizioni, ma a tutte quelle persone che vogliono lavorare e non essere sfruttate.
Il PD tutto, ad ogni livello istituzionale, gruppo regionale compreso, lavorerà perché gli sforzi e la mobilitazione di questi mesi non restino vani.”