Sono 121 gli avvisi di chiusura indagini, emessi dalla Dda di Milano, notificati lo scorso 22 novembre dai Carabinieri del Comando provinciale di Milano tra le province di Milano, Varese, Pavia, Monza Brianza, Lodi, Lecco, Bergamo, Caserta, Campobasso, Genova, Piacenza e Vicenza.
Le persone coinvolte sono indagate a vario titolo per associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione ai fini di spaccio di cocaina, eroina, hashish e marijuana e violazione degli obblighi inerenti alla sorveglianza speciale, detenzione illegale di armi, favoreggiamento, trasferimento fraudolento di valori e sequestro di persona a scopo di estorsione.
Le indagini sono state condotte dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri del Comando provinciale di Milano e coordinate dalla Dda dal dicembre 2017 all’aprile 2020. Gli inquirenti ipotizzano l’esistenza nell’area sud-ovest della provincia di Milano di tre strutture criminali ben organizzate dedite al traffico di sostanze stupefacenti prevalentemente nel territorio di Rozzano (MI) e dei comuni limitrofi, ma anche nelle province di Lodi, Pavia, Lecco, Como, Varese, Monza e Brianza, Novara e Alessandria. In questi territori le tre organizzazioni – una di matrice italiana, una albanese e una marocchina – si sarebbe conteste la spartizione delle piazze di spaccio, ricorrendo anche all’uso delle armi per imporre la propria autorità o per esigere i proventi della vendita di droga, precedentemente ceduta a credito.
Gli indagati – chiariscono i Carabinieri – sarebbero anche ricorsi al sequestro dei membri di altre organizzazioni satelliti in caso di ritardo nei pagamenti della droga. Durante le indagini sono stati sequestrati complessivamente 28,5 chili tra eroina, cocaina, hashish e marijuana e sette chili di sostanza da taglio, due pistole, 147 cartucce e 196.295 euro in contanti e arrestate in flagranza 22 persone.
Alcuni degli indagati risultano domiciliati anche in provincia di Campobasso.