“Non siamo d’accordo con le scelte della maggioranza di destra della Regione Molise sul dimensionamento scolastico: Campobasso e Ripalimosani perdono l’autonomia della dirigenza rispettivamente al “Pilla” e all’ “Alighieri”.”
Il commento è dei consiglieri comunali di Campobasso del Pd, Giose Trivisonno, Stefano Ramundo, Antonio Battista e Bibiana Chierchia.
“Non ci sono motivazioni razionali né tanto meno meditate meno che mai condivise per questa scelta.
All’apertura del consiglio regionale stamane, 4 gennaio 2023, la maggioranza ha immediatamente sospeso la seduta, si è riunita in un improvvisato conclave e in sole due ore ha tirato fuori una strampalata decisione che non aveva avuto tempo e coraggio di prendere nei sei mesi intercorsi dal decreto interministeriale che imponeva sin dal luglio 2023 di lavorare al dimensionamento scolastico.
Non sono state date risposte convincenti in sede di Consiglio Regionale. Eppure il parere dell’Ufficio Scolastico Regionale indicava fra i criteri da tenere in considerazione il contesto territoriale (demografia, orografia e vie di comunicazione) e la consistenza della popolazione scolastica. Dunque, sono altre le logiche che sottendono questa decisione e che, ribadiamo, non condividiamo. Si è scelto di salvare le autonomie difese dai singoli consiglieri di maggioranza, con criterio guida non il bene delle comunità scolastiche ma quello dei bacini elettorali di riferimento.
Il Consiglio Comunale di Campobasso si è espresso contrariamente solo qualche giorno fa sul tema del dimensionamento: non hanno partecipato ai lavori i consiglieri di centrodestra forse perché preoccupati di non disturbare i piani alti della Regione (stessa cosa sulla mozione sui Trasporti ferroviari) in attesa delle scelte sulle candidature.
Esprimiamo ancora una volta la nostra contrarietà, nel metodo e nel merito, alle frettolose scelte della Regione: che si parli di Roxy, rete ferroviaria e stradale o scuole la città di Campobasso e l’area del Molise centrale vengono sempre, deliberatamente e colpevolmente, penalizzate.”