“Il voto di ieri, al Senato, sul ddl Calderoli, che dà il via libera
all’autonomia differenziata, è stato festeggiato dai leghisti con l’esposizione del leone di San Marco: hanno ottenuto lo “scalpo” del Centro-Sud del Paese e lo esibiscono come trofeo. Basta questo per capire l’entità del disastro che si prospetta per il Meridione, le aree interne e per il Molise. Anzichè lavorare per ridurre le disuguaglianze territoriali gravissime attualmente esistenti, il Senato le ha rese legittime; le ha consacrate”.
A sostenerlo è Alessandra Salvatore, capogruppo Pd in Consiglio regionale, che domani, giovedì 25 gennaio, terrà una conferenza stampa insieme ai colleghi consiglieri del Partito Democratico.
“Il Governo Meloni fa a pezzi il Paese per assecondare i leghisti e l’idea che le Regioni più ricche possano decidere da sé e per sé, trattenendo le entrate dei propri tributi ed organizzando, come meglio credono, servizi essenziali, in primis Sanità e Scuola.
La Meloni e la sua maggioranza di centrodestra danno il via libera alla secessione economica, che condannera’ il Centro-Sud ed il Molise alla desertificazione: se il disegno di legge Calderoli (che non prevede forme di redistribuzione delle risorse, oggi fondamentali) supererà anche il vaglio della Camera, verranno messi pesantemente in discussione il principio di eguaglianza ed i diritti fondamentali di milioni di cittadini, che già vivono gli effetti delle disuguaglianze tra Nord e Sud del Paese.
Il Molise, in particolare, a fronte di una situazione già drammatica (per Sanità, Scuola, Trasporti, Infrastrutture), non potrà, con la propria fiscalità, garantire livelli dignitosi per le prestazioni sanitarie e per gli altri servizi essenziali.
Dopo la mobilitazione avviata a marzo del 2023, il Partito Democratico e tantissimi amministratori, di ogni parte politica, hanno inutilmente invocato un ripensamento, che oggi, più che mai, è fondamentale.
La nostra Regione, come tutte le altre Regioni di centrosud, deve scongiurare l’approvazione definitiva del DDL Calderoli.
Metteremo in campo ogni ulteriore iniziativa utile a contrastare, con tutti gli strumenti che la democrazia offre, una riforma che spezzera’ l’Italia, non in due, ma in 20 pezzi e che condannera’ i cittadini del centro sud e delle aree interne alla irreversibile privazione dei propri diritti.
Di tutto ciò, in attesa che si discuta la mozione già presentata in Consiglio regionale dal gruppo PD (prima firmataria la cons. Micaela Fanelli), parleremo nella conferenza stampa di domani.”
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