Inaugurazione Anno Giudiziario, bilancio nel segno della riforma Cartabia. Pupilella: “Bene produttività uffici, resta carenza organico magistrati”

(foto Ansa)

Risultati soddisfacenti anche se resta in piedi il problema della carenza dell’organico dei magistrati. E’ quanto affermato dal presidente della Corte d’Appello di Campobasso, Vincenzo Pupilella, in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Giudiziario della Corte d’Appello che si è tenuta questa mattina presso il Palazzo di Giustizia del capoluogo. Proprio la carenza di personale ha determinato un leggero incremento di pendenze. Il bilancio dell’anno precedente è stato segnato dall’applicazione della riforma Cartabia, sia nella forma che nella sostanza. Tra le novità, l’avvio del processo telematico per il Giudice di Pace e il Tribunale dei Minorenni, con qualche disagio iniziale e tuttora presente, ma che è risultato positivo anche grazie alla formazione del personale e all’esperienza ormai decennale dei professionisti del mondo forense in termini di depositi telematici. “E’ ancora presto per apprezzare l’incidenza delle novità introdotte in materia civile e penale sulla attività giurisdizionale”, ha tuttavia sottolineato Pupilella. “Si deve comunque registrare un giudizio positivo, specie per quanto attiene al secondo grado, relativamente alla stabilizzazione della modalità scritta per la ordinaria trattazione del contenzioso civile. Le misure di accelerazione e snellimento del contenzioso civile potranno dare effettivi frutti solo fra qualche tempo, allorquando si completerà nelle controversie la loro applicazione”. In campo penale, bene l’allungamento della durata massima delle indagini preliminari.
Alla cerimonia presenti magistrati, forze dell’ordine e rappresentanti dell’avvocatura, oltre che autorità locali e politiche, come il presidente della Regione, Francesco Roberti, il presidente del Consiglio regionale, Quintino Pallante, i senatori Claudio Lotito e Costanzo Della Porta, la deputata Elisabetta Lancellotta e l’europarlamentare Aldo Patriciello.

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