Medaglie e applausi per il Molise al campionato italiano di cucina

I campionati italiani di cucina, targati Federazione Italiana Cuochi, di scena a Rimini dal 18 al 20 febbraio, hanno colorato di Molise il cielo della bella città rivierasca. L’evento più importante sul fronte delle competizioni culinarie nazionali, giunto alla sua 8a edizione, da qualche anno di stampo internazionale in quanto riconosciuto dalla organizzazione mondiale dei cuochi, la Worldchefs, di cui la Federazione Italiana Cuochi fa parte prestando in essa poliedricità e dinamismo, quest’anno ha visto gareggiare oltre 500 cuochi, divisi tra squadre e singoli. Cucina calda a squadre – Cucina calda singoli – Pasticceria da ristorazione (K2) – Cucina calda vegana(K3) – Contest ragazzi speciali – Contest Miglior professionista Lady chef -Trofeo migliore allievo istituti alberghieri – Contest Mistery box (in questa competizione ingredienti sono stati svelati solo all’inizio della competizione) – Contest Street food, le specialità della competizione. Il Molise, sempre in prima linea con la sua delegazione regionale, ha messo in campo un vero e proprio squadrone. Il presidente regionale, lo chef Massimo Talia, in forza alla struttura termolese “Svevia”, ha lavorato per la costruzione di un team armonico in rappresentanza di ogni angolo della regione Molise. Il team manager, Raffaele Garofalo, chef della bella struttura “Villa Livia”, ha guidato eccellentemente la squadra così composta: Paolo Ciafardini, Andrea Balbi, Solly Tomasone, Ernesta Vassolo, Andrea Soledad, Valentina Moldoveanu, Valentin Nestor, Domenico Ruggieri. L’incitamento e sostegno di Matteo Miucci, presidente della sezione provinciale di Campobasso e degli accompagnatori quali il decano Vittorio Sallustio e Giusy Vassolo dalla presenza costante e preziosa, hanno consegnato, oltre al sorriso, ulteriore sprono per gli incredibili risultati raggiunti così sintetizzati: Miglior Allievo e quindi medaglia d’oro a Andrea Balbi; Medaglia d’argento per la lady Chef Solly Tomasone; Medaglia di bronzo per Ernesta Vassolo che ha gareggiato nella categoria K1 senior; Medaglia d’argento per la simpaticissima Andrea Lopez Soledad – categoria K2 senior; Medaglia d’argento- categoria K1 senior per Valentina Moldoveanu; Medaglie d’argento per Valentin Nestor e Domenico Ruggieri – categoria K1 senior.

Ottima prova meritevole di medaglia della giovane promessa Paolo Ciafardini. Mai come quest’anno tanto metallo pregiato si era visto penzolare dal collo dei cuochi molisani. La felicità partecipata dall’intero palazzetto Arena riminese, ha colmato le delusioni di anni passati a gioire per gli amici “avversari”. I complimenti sono serviti a cancellare divari che man mano si sono assottigliati e che finalmente oggi vedono gli chef molisani competere con chiunque con l’appuntarsi al collo medaglie che gratificano il costante lavoro di squadra. Altro segno tangibile del successo meritano le frequentazioni di corsi di specializzazione, l’acquisita condizione di gara mai scontata anche per i più avvezzi. La vecchia guardia ha lasciato il segno e sacrosanto è rendere essa ringraziamento, soprattutto a chi nel tempo non ha mollato mai, nonostante mancate concessioni di fiducia, di visibilità, di partecipazione attiva. Il vento per fortuna cambia come accaduto stavolta, anche grazie a chi crede nella cooperazione: fondamentale per crescere e onorare la dedizione. I giovani hanno saputo ben e consapevolmente guardare al futuro con sguardi a un passato che ha determinato il vero cambiamento di mentalità. La vittoria dei giovani chef è la costante di un lavoro nel tempo e quindi la vittoria merita un’equazione al riconoscimento all’impegno che, da ora in poi, sarà ancora più proficuo, profondo, dedito alla professionalizzazione del prodotto cucina. Il Molise gode della più alta percentuale di biodiversità alimentare al mondo, questo non va dimenticato, e solo grazie al lavoro di chi è impegnato seriamente in cucina, può essere salvaguardato.

Il Molise è una piccola regione, spesso maltrattata dagli stessi molisani che non credono nelle effettive potenzialità, sia della stessa che dei suoi meravigliosi abitanti. Che si tracci una nuova consapevolezza e se ne tragga da essa il meglio come è stato tratto dai giovani chef molisani che hanno conquistato l’attenzione del mondo della cucina. La politica sia attenta anche a questa realtà da non sottovalutare o sottacere, tracci la strada per una norma che salvaguardi l’arte della tavola, dei suoi magnifici prodotti, di chi ogni giorno salvaguarda non solo la biodiversità, la tradizione e l’identità, ma soprattutto il benessere di chi ne usufruisce e anima e corpo si lascia andare nelle mani di cuochi che solo con le eccellenze potranno essere giudicati come i veri traghettatori della sana alimentazione. Conoscenza, specializzazione, metodologie, professionalità e accoglienza non siano solo sulla carta ma mostrino la parte migliore di un mondo che del Molise non può più far a meno. La certificazione della mansione del cuoco e dei vari soggetti che giornalmente offrono la garanzia della genuinità applicata alla loro maestria, non può più attendere. Questa la sfida, questo l’obiettivo per poter portare il Molise e i suoi cuochi ancora più in alto.

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