“Nella seduta del Consiglio di ieri è stato toccato il fondo: la maggioranza di Roberti ha modificato lo Statuto regionale per istituire il secondo sottosegretario, ma impedito che si discutesse la richiesta di aumentare lo stanziamento per le borse di studio 2023/2024 per gli studenti risultati “idonei” ma “non beneficiari” per insufficienza di finanziamenti”.
Così Massimo Romano, consigliere regionale di Costruire Democrazia, critica fortemente l’epilogo della seduta di martedì 5 marzo a Palazzo D’Aimmo.
“La rappresentazione plastica della Casta che difende se stessa e se ne fotte del diritto all’istruzione, degli studenti e del merito: l’aspirante sottosegretario non può aspettare, 500 studenti meritevoli rimasti senza borsa, invece, si.
Una vergogna.
Per non farsi mancare niente, la maggioranza ha anche bocciato la proposta di modifica statutaria volta a garantire la presenza di genere nella Giunta regionale (l’unica d’Italia senza neppure una donna) e quella di revocare la delibera sulla cancellazione dei crediti commerciali.
Contro questo ennesimo sfregio del Governo contro il Molise, la Giunta Roberti deve promuovere la questione di legittimità costituzionale dinanzi alla Corte costituzionale, perché penalizza ingiustamente l’economia molisana tagliando i crediti vantati dalle imprese verso la Regione.
Solo dei sudditi potrebbero accettare supinamente una simile aberrazione politica e giuridica: l’ennesima, dopo l’aumento dell’Irpef e il riconoscimento del disavanzo di 600 milioni di euro nonostante fondati dubbi, da loro stessi espressi, che si tratti di conti inattendibili.
Solo dei sudditi potrebbero accettare supinamente una simile aberrazione politica e giuridica: l’ennesima, dopo l’aumento dell’Irpef e il riconoscimento del disavanzo di 600 milioni di euro nonostante fondati dubbi, da loro stessi espressi, che si tratti di conti inattendibili.
Tanto paga Pantalone. Anzi i molisani.”