Nell’Aula Magna del II Edificio Polifunzionale dell’Università degli Studi del Molise, a Campobasso, si è celebrata questa mattina l’inaugurazione dell’Anno Accademico 2023/2024 alla presenza dei Rettori e delegati di diverse Università italiane, di autorità civili e militari, di docenti, studenti, personale interno e professionisti. Ospite speciale il professor Paolo Benanti, presidente della Commissione sull’Intelligenza Artificiale per l’Informazione. Oltre a Benanti, che ha chiuso la cerimonia, sono intervenuti il sindaco Paola Felice, il presidente della Regione, Francesco Roberti, la rappresentante degli studenti Nicoletta Mottola, la rappresentante del personale tecnico-amministrativo Federica Ianniruberto, il professore ordinario di filosofia teoretica Giovanni Maddalena e il Magnifico Rettore Luca Brunese.
“Ogni nuova tecnologia cambia il modo in cui viviamo il pianeta”, ha detto Benanti. “Ogni macchina non può surrogare il processo produttivo ma può surrogare quello che è il processo decisionale. Dove l’opportunità? Dove il rischio? Quest’anno due miliardi di persone, nel mondo, andranno al voto. Una macchina può farci vedere cose che sembrano reali e non lo sono, e ciò avrà un grandissimo impatto sull’opinione pubblica. Garantire gli spazi democratici in maniera efficace sarà la sfida di questo anno. Pensiamo ad esempio alle patologie cancerogene legate all’esposizione da parte di un operario ai gas di saldatura. Se riuscissimo a togliere l’uomo dai lavori pericolosi ne potremmo trarre tutti vantaggio. Diverso è il discorso se avviene una sostituzione per ragioni di profitto. Il problema non è se la macchina aiuta l’uomo ma se la macchina reputa l’uomo una parte di scarto nel processo produttivo. Il discorso per l’uomo è uguale oggi come in passato, fino dai temi della clava. Non c’è utensile che possa diventare arma e non c’è arma che possa essere usata come utensile. Piu che problema di tecnologia in sé bisogna ragionare sull’uso politico che ne vogliamo fare. Perciò, piu ne parliamo a livello accademico, come oggi in Molise, più prepariamo l’Italie e le future generazioni ad essere attori di questa trasformazione”.
L’intervento di Roberti.
Il presidente della Giunta Regionale del Molise, Francesco Roberti, è intervenuto nel corso dell’inaugurazione dell’Anno Accademico 2023/2024 dell’Università degli Studi del Molise.
Roberti, che ha accolto Padre Paolo Benanti, presidente della Commissione Nazionale sull’Intelligenza Artificiale per l’Informazione, salutando e ringraziando il Magnifico Rettore Prof. Luca Brunese, i Rettori delle altre Università, gli studenti “protagonisti della vita accademica” e le autorità intervenute, ha sottolineato come “l’Università degli Studi del Molise svolga, da 40 anni, una importante opera nel campo della formazione superiore di eccellenza dei nostri giovani e in quello della promozione della ricerca scientifica e del trasferimento tecnologico nei nostri territori e nel nostro sistema produttivo ed imprenditoriale”.
“L’Università degli Studi del Molise rappresenta un vanto per la nostra Regione e un riferimento sicuro su cui costruire le basi del nostro futuro, un valore da preservare e da accompagnare nelle sue azioni di sviluppo e di consolidamento. Una Istituzione in grado di rappresentare il meglio del Molise in Italia e in tutti i contesti Europei ed Internazionali”, ha proseguito Roberti.
“L’Unimol rappresenta un valore unico e inestimabile per lo sviluppo sostenibile ed equilibrato della Regione – ha ribadito Roberti. – Per questo abbiamo ritenuto opportuno consolidare l’esperienza di collaborazione attraverso l’Accordo di Programma Quadro generale, per la realizzazione di un piano di interventi di lungo periodo, con la definizione di tempi, modalità e settori di intervento, che preveda percorsi per obiettivi comuni, su temi coerenti con la programmazione regionale e con le specializzazioni consolidate dell’intero sistema universitario regionale, realmente produttivi di valore aggiunto per la competitività del territorio, con la indispensabile rapidità ed efficacia delle soluzioni proposte”.
“Tra gli interventi programmati, la valorizzazione dell’Offerta Formativa, la realizzazione di un programma di ricerca scientifica e trasferimento tecnologico ad alto impatto di ricadute concrete sulla regione, sui territori e sulle sue economie produttive, obiettivi per i quali la Regione Molise ha programmato oltre 10 milioni di euro sui 67 milioni del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale nell’ambito della misura denominata ‘Un Molise più intelligente’, sostenendo investimenti dei centri di ricerca pubblici con i relativi progetti e l’istruzione universitaria connessa all’attività di ricerca e innovazione”.
“Per il potenziamento dei servizi e delle tecnologie, in tema anche infrastrutturale per il consolidamento e la messa in sicurezza delle sedi universitarie, sono stati programmati 3 milioni e mezzo di euro dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione – ha continuato il presidente Roberti – Con l’Ateneo, inoltre, abbiamo individuato dieci idee di progetti di alta innovazione tecnologica e di servizi nei settori tematici e territoriali. I progetti sono diretti a valorizzare il territorio molisano ed a realizzare direttamente ricadute di trasferimento tecnologico verso le realtà imprenditoriali e produttive del territorio, prevedendo attività di divulgazione e formazione specialistica degli operatori territoriali”.
“Per potenziare la rete medica ospedaliera e della medicina territoriale, abbiamo programmato azioni congiunte per la realizzazione di progetti di formazione universitaria e specialistica nell’area medico/sanitaria utilizzando, ove necessario, anche le strutture private accreditate – il discorso di Francesco Roberti. – La formazione post-laurea dell’area medica, con la presenza degli specialisti in formazione all’interno delle strutture del Sistema Sanitario Regionale, rappresenta una grande opportunità di esperienza lavorativa per i neo-laureati ma al tempo stesso anche un indispensabile supporto per il personale medico e per le strutture ospedaliere della Regione. Per l’attività di ricerca in campo medico e biomedico in relazione ai fattori ambientali e genetici alla base di malattie cardiovascolari, dei tumori e delle malattie neurodegenerative, dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione sono stati programmati 2.300.000 euro”.
“Ho avuto il piacere di confrontarmi con i Rappresentanti degli Studenti Nicoletta, Manuel e Marius e per me è stato molto utile ascoltare il loro parere. Li ho trovati responsabili e consapevoli dell’importanza del loro ruolo nel rapporto tra Regione Molise e Unimol, come peraltro il Rettore mi aveva sempre assicurato”.
“Per migliorare la qualità della vita degli studenti abbiamo programmato progetti per i trasporti e la mobilità dedicati, il potenziamento e miglioramento punti ristoro diffusi e di realizzazione del servizio mensa nelle tre sedi universitarie, l’ampliamento delle strutture e delle tecnologie per la fruizione in particolare dei sistemi bibliotecari e museali di Ateneo, il sostegno alle misure per opportunità lavorative e di formazione-lavoro per la attivazione di borse di studio per la mobilità degli studenti”.
“Anche attraverso l’ESU l’impegno regionale deve essere totale e comprensivo di tutte le legittime aspettative che gli studenti universitari ripongono nell’aver scelto questo Ateneo – ha concluso Roberti – Con fondi propri di bilancio si andrà, dunque, ad implementare l’attuale struttura dei trasporti, sia all’interno delle città che ospitano le sedi universitarie sia sul territorio regionale per consentire a studenti, docenti, personale amministrativo e tutti gli addetti ai lavori una maggiore facilità di accesso nelle rispettive sedi. Sempre con il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, infine, è stato programmato, nell’ambito tematico Ricerca e Innovazione, un intervento di oltre nove milioni di euro denominato ‘MoliZ Project – Progetto Molise per la generazione Z (AI)”.
L’intervento di Felice.
“Buongiorno a tutti e tutte,
Un cordiale e sincero saluto agli studenti presenti, alle Autorità accademiche, civili, militari e religiose – al Magnifico Rettore dell’Università degli Studi del Molise Prof. Luca Brunese.
Un caloroso benvenuto al Prof. Paolo Benanti Presidente della Commissione sull’Intelligenza Artificiale e sull’Informazione che oggi ci onora e gratifica con la sua presenza e un saluto al Prof. Giovanni Maddalena, cui è affidata la prolusione sul delicato e stimolante tema delle intelligenze umane e artificiali.
È per me un onore, oltre che un piacere (e da laureata e laureanda di questa Università è anche un’indescrivibile emozione) portare il saluto della Città di Campobasso all’inaugurazione dell’Anno Accademico dell’Università degli Studi del Molise.
Quella tra l’Ateneo e la Città di Campobasso è una relazione inscindibile, oserei dire vitale per il ruolo propulsivo di motore culturale e sociale che l’Università svolge da decenni per l’intero territorio, formalizzato con un’Intesa quadro.
Non è questo il consesso ideale per citare la molteplicità di progetti che vedono il Comune di Campobasso lavorare in sinergia con l’ateneo. La presenza del Prof. Benanti mi induce tuttavia a citarne uno per tutti, la Casa delle Tecnologie Emergenti di Campobasso che sarà inaugurata nelle prossime settimane. La CTE Molise, di cui Unimol è partner, mira a creare ambienti favorevoli alla promozione del benessere e comunità resilienti. Le tecnologie digitali e l’innovazione saranno al servizio delle istituzioni e della comunità, una smart city a supporto della qualità di vita della popolazione.
L’Università del Molise è per il Comune il partner privilegiato di progetti di ricerca e innovazione, formazione, cultura e tutela del territorio e salute. A noi Amministratori, spesso impegnati a risolvere gli impellenti problemi quotidiani, spetta dunque il compito di creare, favorire e sviluppare queste positive sinergie affidando all’Università lo strategico compito di guardare oltre e con passo più spedito verso il futuro.
Il valore dell’Università non risiede solo nella sua funzione di trasmissione di conoscenze e di saperi, ma nella capacità di formare adeguatamente le generazioni attuali e future affinché abbiano i necessari strumenti per affrontare le sfide che verranno e che, alla luce dei cambiamenti sempre più repentini in tutti i settori, necessitano di una bussola. L’Università è proprio quella bussola.
L’Università non può essere lasciata sola in questo ruolo, oggi più che mai tutti i protagonisti: dalle scuole alle aziende, passando per le istituzioni, devono collaborare per anticipare le esigenze di un mercato del lavoro sempre più dinamico che ha bisogno di competenze ancor più che delle conoscenze.
Per concludere, da primo cittadino, da studentessa di questo Ateneo, un augurio di buon lavoro al Corpo accademico, al personale, alle studentesse e agli studenti che, tutti insieme, compongono la comunità di studi e di ricerca indispensabile per la crescita della città di Campobasso, per lo sviluppo del nostro Molise e per il progresso del Paese”.
Congratulazioni alla neo dottoressa Caterina Calardo: 110 e lode con tesi su un museo dedicato alla pandemia da Coviv-19
Congratulazioni alla dottoressa Caterina Calardo per il brillante conseguimento della laurea magistrale con lode Alla presenza di genitori, fratelli e...
Leggi tutto