“Il Consiglio regionale esercita la potestà legislativa attribuita alla Regione e le altre funzioni conferitegli dalla Costituzione e dalle leggi, determina l’indirizzo politico generale, indirizza e controlla l’azione politica, amministrativa e programmatoria della Regione, delibera gli atti di intervento della Regione nella programmazione nazionale e comunitaria”. «Nonostante così reciti l’art. 16 del nostro Statuto regionale, il Consiglio regionale del Molise è stato estromesso dalla discussione e, quindi, dalle scelte relative alla programmazione del Fondo di Sviluppo e Coesione (che vede l’assegnazione, per il Molise, di 445 milioni di Euro, oggetto della DGR n. 132 dell’8 marzo 2024), che rappresenta il principale Fondo di Investimento nazionale (che affianca i Fondi strutturali europei), su cui le Regioni, soprattutto quelle del Sud, hanno agibilità politico-amministrativa vera».
A sostenerlo a margine dell’ultima seduta è la consigliera regionale del Pd e capogruppo a Palazzo D’Aimmo, Alessandra Salavatore.
«Abbiamo protocollato una mozione urgente, affinché la discussione sul FSC e, quindi, sulla programmazione strategica per il Molise venga immediatamente portata in Consiglio regionale, nonostante i tempi, che sappiamo essere strettissimi (e non certo per nostra responsabilità).
Tanti consiglieri, a partire da quelli del Partito Democratico, hanno esperienze, competenze ed idee per contribuire a scelte di programmazione che riconnettano il Molise e la città capoluogo con il resto del Paese e con l’Europa.»
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