Il Consiglio regionale questa mattina ha approvato all’unanimità la mozione, a firma dei consiglieri Salvatore, Facciolla e Fanelli, ad oggetto “Interventi corali, strutturali e capillari per la prevenzione ed il contrasto alla violenza ed alle discriminazioni di genere”. Ha illustrato l’argomento all’Aula la prima firmataria, Alessandra Salvatore.
Con l’atto di indirizzo approvato l’Assemblea legislativa impegna il presidente della Regione e la Giunta regionale affinché, possibilmente (ma non necessariamente) entro la fine del mese di novembre, alla presenza delle seguenti figure istituzionali:
• le Amministratrici componenti delle Giunte Comunali molisane;
• la Consigliera di Parità della Regione Molise;
• la Presidente della Commissione Regionale PP.OO.;
• i Coordinatori degli ATS del Molise;
• il Presidente della Fondazione Molise Cultura,
si convochino – ai fini del loro ascolto e della predisposizione di una piattaforma programmatica e di proposte da indirizzare al legislatore nazionale, con le modalità e nel contesto che il Consiglio regionale, all’esito del dibattito in aula, riterrà più adeguati (in Capigruppo, nella IV Commissione permanente ecc.) – le seguenti figure istituzionali:
• Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale;
• Rettore UNIMOL
• Presidente dell’Ordine degli Psicologi del Molise;
• Presidente dell’Ordine degli Assistenti Sociali del Molise;
• Presidenti degli OMCeO di Campobasso ed Isernia;
• Presidente dell’Ordine dei Giornalisti;
• Consigliere Provinciali di Parità di Campobasso e Isernia;
• Presidenti degli Ordini e dei relativi Comitati PP.OO. degli Avvocati di Campobasso, Isernia e Larino;
• Procuratore della Repubblica c/o il Tribunale per i Minorenni;
• Procuratori della Repubblica c/o i Tribunali di Campobasso, Isernia e Larino;
• Presidenti dei Tribunali di Campobasso, Isernia e Larino;
• Questori della Provincia di Campobasso ed Isernia
• Direttore della Scuola Allievi Agenti Polizia di Stato di Campobasso;
• Comandanti Provinciali dei CC di Campobasso ed Isernia;
• Comandante della Scuola Allievi Carabinieri di Campobasso;
• i rappresentanti delle organizzazioni Sindacali presenti sul territorio, ed ogni altra figura istituzionale che si riterrà di dovere invitare, programmando, subito dopo, l’ascolto di chi rappresenta le tante realtà del privato socio-culturale che, a vario titolo, operano nel settore della sensibilizzazione, della tutela delle PP.OO. e della prevenzione e del contrasto a violenze e discriminazioni.
Il Consiglio regionale ha anche approvato all’unanimità una mozione, a firma dei consiglieri Facciolla, Salvatore e Fanelli, ad oggetto “Iniziative in merito alla crisi in Medio Oriente”. Ha illustrato all’Aula l’atto di indirizzo il primo firmatario Vittorino Facciolla.
Con la mozione approvata, il Consiglio regionale impegna al presidente della Giunta regionale, per quanto di propria competenza, ad attivarsi immediatamente con il Governo nazionale per:
– sostenere ogni iniziativa volta a chiedere un immediato cessate il fuoco umanitario a Gaza, in linea con le richieste avanzate dalle Nazioni Unite, al fine di perseguire la liberazione incondizionata degli ostaggi israeliani e di tutelare l’incolumità della popolazione civile di Gaza, garantendo altresì la fornitura di aiuti umanitari continui, rapidi, sicuri e senza restrizioni all’interno della Striscia;
– sostenere un’azione coordinata a livello internazionale, in particolare in seno all’Unione europea, per promuovere iniziative di de-escalation della tensione in Medio Oriente e con l’obiettivo di celebrare – come proposto nelle conclusioni del Consiglio europeo del 27 ottobre 2023 – una Conferenza internazionale di pace che ponga fine al conflitto israelo-palestinese, attraverso la soluzione politica dei «due popoli, due Stati», in linea con le risoluzioni dell’ONU, che non può prescindere da un rinnovato ruolo dell’Autorità Nazionale Palestinese (ANP) nella costituzione di uno Stato democratico palestinese, che conviva in pace, sicurezza e prosperità accanto allo Stato di Israele, sulla base del principio del reciproco riconoscimento;
– attivarsi per promuovere, in tutte le sedi multilaterali, una missione internazionale di interposizione a Gaza, sotto l’egida delle Nazioni Unite, che coinvolga i Paesi arabi che possono assumersi la responsabilità della ricostruzione della Striscia, in linea con la lunga e consolidata tradizione diplomatica conquistata dall’Italia nelle molteplici missioni di pace nel mondo;
– promuovere – forte dell’impegno assunto nel 2014 dal Parlamento europeo e nel 2015 dal Parlamento italiano, per preservare nell’ambito del processo di pace la prospettiva dei «due popoli, due Stati» – il riconoscimento dello Stato di Palestina da parte dell’Unione europea, nel rispetto del diritto alla sicurezza dello Stato di Israele;
– sostenere l’Unione europea nell’attuazione in tempi rapidi delle sanzioni già deliberate contro Hamas, per colpire la capacità organizzativa, economica e finanziaria dell’organizzazione terroristica;
– adoperarsi affinché l’Unione europea appronti un pacchetto di sanzioni contro i coloni colpevoli di crimini verso la popolazione palestinese in Cisgiordania, nonché nei confronti delle organizzazioni o degli enti economici che direttamente o indirettamente ne sostengono l’azione, anche alla luce dell’ostacolo che gli stessi rappresentano per la ripresa di un reale percorso di pace tra i due popoli;
– ripristinare i fondi per le Ong italiane che operano in Palestina e in Israele, così come i contributi nell’anno in corso all’UNRWA (United Nations Relief and Works Agency far Palestine Refugees in the Near East), per consentire agli operatori di pace di aiutare concretamente la popolazione sui territori, garantendo altresì l’accesso illimitato alle cure;
– sostenere ogni iniziativa utile, nelle sedi giurisdizionali internazionali, volta ad accertare le violazioni, da chiunque compiute, del diritto internazionale e umanitario, autorizzando il lavoro di Commissioni d’inchiesta indipendenti;
– sostenere, all’interno di una cornice europea, con un mandato definito a protezione della libertà di navigazione e in dialogo con altri attori regionali, le iniziative volte a garantire la sicurezza marittima nel Mar Rosso, così come sancito dalla Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare (UNCLOS), nel quadro di un forte impegno europeo per la de-escalation nel Medio Oriente e la pace in Terra Santa.