Si è tenuto questo pomeriggio presso la Sala della Costituzione della Provincia di Campobasso l’incontro informativo rivolto agli albergatori e ai gestori di strutture ricettive organizzato dal servizio Tributi e Tasse del Comune di Campobasso al fine di illustrare il Regolamento sull’imposta di soggiorno (in vigore dal prossimo 1° aprile) e le funzionalità del portale web Tourist Tax e del relativo gestionale.
“Negli ultimi anni abbiamo investito molto per migliorare l’offerta turistica di Campobasso – sottolinea il sindaco Paola Felice – soprattutto con l’apertura dell’info point, ma anche in termini di promozione delle nostre eccellenze a partire dal Festival dei Misteri e dal Campobasso Summer Festival, che rappresentano i principali attrattori della città. L’imposta di soggiorno è una misura rivolta a dare slancio al settore che non ricade sui residenti, poiché soggetti passivi della stessa sono i turisti; dato il valore quasi simbolico, non costituirà motivo di contrazione della domanda, al contrario, apporterà risorse che saranno reinvestite per qualificare sempre più la nostra città in termini di servizi offerti, tanto per i turisti quanto per i residenti”.
La normativa prevede, infatti, che i fondi raccolti con l’imposta di soggiorno vadano destinati al settore turismo e cultura e ad interventi ambientali.
“La misura dell’imposta di soggiorno – dice l’assessore al Bilancio Giuseppina Panichella – è determinata per persona e per pernottamento, fino a un massimo di 5 consecutivi nella stessa struttura, in genere è graduata e commisurata con riferimento alla tipologia delle strutture ricettive, ma in questa prima fase come Amministrazione – e rapportandoci anche con gli uffici competenti – abbiamo convenuto di fissare la tariffa pari a 1,00€ per tutte le strutture indipendentemente dalla tipologia e dal numero di stelle”.
L’imposta prevede, inoltre, una serie di esenzioni: a partire dai minori di 14 anni, dai disabili, passando per gli ultra settantacinquenni, per le guide e gli accompagnatori turistici, nonché per gli autisti di autobus organizzati, fino ad arrivare ai malati che devono effettuare terapie presso strutture sanitarie site nel territorio comunale e a un loro eventuale accompagnatore.