In occasione del Precetto Pasquale e dell’anniversario delle apparizioni al santuario dell’Addolorata di Castelpetroso, a cui sono devoti i Costantiniani, si è svolta nella suggestiva cornice della chiesa di San Nicola di Bari a Macchia d’Isernia, sabato 23 marzo, la solenne cerimonia per l’investitura di nuovi cavalieri, alla presenza del Delegato Don Ettore d’Alessandro, duca di Pescolanciano e della consorte, dama di Giustizia Donna Brunella Murolo. Il rito religioso è stato officiato dal parroco Rev. Don Enzo Falasca, che ha portato ai presenti il fraterno saluto di Don Giuseppe Graziano, cappellano della delegazione, impossibilitato a presenziare e di S.E.R. Mons. Giancarlo Maria Bregantini, Arcivescovo em. di Campobasso-Bojano.
Col rito della benedizione del mantello e con il giuramento sull’antica formula di nomina innanzi ai tradizionali valori simbolici della spada e degli speroni, sono stati investiti i Cavalieri: Bitonti Cesare; D’Aloisio Roberto; D’Andrea Eraldo; Dellegrazie Luigi; De Jorio Frisari Giulio; Di Giuseppe Gabriele; Di Maio Michele; Di Nonno Giuseppe; Di Nunno Dario; Di Paola Cristian; Laureti Marco; Lepore Luca; Palladino Mario; Pica Angelo; Pica Antonio; Sparacino Renato; Tarantino Tonino.
Ai postulanti: D’Andrea Eraldo; Girella Andrea; Sgamma Matteo; Friolo Pierangelo; De Blasio Giovanni; Diana Alfonso; Cocorocchio Gianluigi è stata consegnata la Benemerenza per la loro iniziale collaborazione in seno alla Delegazione Costantiniana.
Durante la cerimonia, tramite il segretario Comm. D’Amico, è stata anche consegnata la “Croce pro Ecclesia et Pontefice”, concessa dal Vaticano tramite l’Arcivescovo Bregantini, al Delegato d’Alessandro.
A fine cerimonia la Delegazione è stata accolta presso l’adiacente castello del Vice Delegato Giulio De Jorio Frisari per un brindisi augurale, in presenza di talune televisioni regionali che hanno registrato la notizia giornalistica. È, poi, seguita colazione presso il locale ristorante “Elicriso”, rinomato per la sua eccellente cucina molisana dello chef Giovanni Di Benedetto, apprezzato dai cavalieri con tanto di attestazione di ringraziamento. Si è infine conclusa la giornata con la breve presentazione dell’ultimo libro dello studioso duosiciliano, Giovanni Pede, dal titolo “Dal Macerone a Gaeta” sulle vicende militari borboniche dell’ultima fase del regno con dettagli sul territorio molisano, all’epoca dei fatti.
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