La Delegazione Smoc per il Molise, rappresentata da circa dodici nuovi cavalieri e dame e coordinata dal Segretario Comm. Giuseppe D’Amico nonché dal Vicedelegato cav.Giulio de Jorio Frisari con il Cerimoniere Cav. Francesco Lupo,Cav. Cristian Di Paola, ha partecipato alla solenne processione del venerdì Santo in Campobasso. Prima della partenza dalla chiesa di Santa Maria della Croce, prevista alle 18 di venerdì 29 marzo, il Comm. D’Amico, su indicazioni del Delegato, si è incontrato con il cav. Laureti dell’ordine del Santo Sepolcro in un fraterno saluto, rinnovando i sentimenti di cristiana stima che uniscono i due ordini cavallereschi.
La solenne processione, presieduta da Mons. Biagio Colaianni, nuovo Vescovo della Diocesi di Campobasso-Boiano, si è snodata per le vie del centro cittadino al suono del tradizionale coro del “Teco Vorrei”. Questo momento di fede profonda e di riflessione spirituale, anticipatore dell’evento di resurrezione di Nostro Signore, è stato fortemente sentito e vissuto dai cavalieri costantiniani come segno identitario di appartenenza alla comunità cristiana locale.
Nella consueta sosta davanti al carcere cittadino c’è stato un momento molto toccante con Mons. Colaianni, al suo primo venerdì Santo a Campobasso nel ruolo vescovile, il quale ha pronunciato queste parole: “Siamo qui davanti all’Istituto Penitenziario perché nella penitenza ci sia conversione davanti a Dio; tutti liberi o tutti prigionieri, per pregare assieme per noi e le nostre famiglie, perché la croce di Gesù sia balsamo e cura alle nostre sofferenze del cuore e dell’anima”.
Al termine della processione, si è avuto altro emozionante momento, cioè il rientro in chiesa delle statue di Gesù morto e della Madonna Addolorata con la loro deposizione ai piedi dell’altare, mentre il coro continuava ad intonare il “Teco Vorrei”. Prima di congedarsi, la rappresentanza di cavalieri costantiniani è stata salutata singolarmente da Mons. Colaianni, a cui sono giunti i fraterni auguri pasquali del principe Carlo di Borbone delle Due Sicilie e del Delegato don Ettore d’Alessandro duca di Pescolanciano, confermando la completa disponibilità di servizio alla Diocesi regionale.