“La Corte costituzionale ha dichiarato costituzionalmente illegittimo il Rendiconto generale della Regione Molise per l’anno 2021. Poco più di un mese fa, analoga pronuncia di incostituzionalità aveva già colpito il Rendiconto 2020. La situazione contabile del Molise ormai è un caso nazionale. Un esempio, ovviamente in negativo”.
E’ il commento del consigliere regionale di Costruire Democrazia, Massimo Romano, dopo la pubblicazione nelle scorse ore della sentenza n. 58 della Corte Costituzionale e l’ultimatum della Corte dei Conti alla Regione sul bilancio.
“Ieri pomeriggio nel corso dell’udienza pubblica sul giudizio di parifica (esercizi 2021 e 2022), la Sezione di controllo della Corte dei conti è stata chiarissima nel segnalare il pericolo che si produca un effetto contabile a catena e si debba azzerare tutto e ripartire dall’approvazione del bilancio 2020.
Una situazione che rischia di diventare disperata, che però la Giunta regionale sta sottovalutando in modo incomprensibile e probabilmente irresponsabile.
Prova ne sia che, come se niente fosse, si è aperta la sessione di bilancio di previsione per il 2024, con l’audizione in Prima commissione consiliare della giunta e della struttura del bilancio, durante la quale sono intervenuto per rappresentare la necessità ormai non più rinviabile di mettere un punto e ripristinare la legalità amministrativa e contabile, ricostruendo un rapporto di leale collaborazione istituzionale con la Corte dei Conti che mi sembra rischi di finire definitivamente compromesso dalla decisione di andare avanti senza rispondere nel merito alle questioni segnalate non più tardi di ieri, per l’ennesima volta, dai giudici contabili.
Poi l’ennesima tegola, purtroppo prevedibile e prevista, su una situazione già precaria, con la bocciatura del bilancio 2021 da parte della Consulta.
Continuare a far finta di niente è da irresponsabili. Senza polemica: se occorrono delle competenze tecniche specialistiche che in Giunta mancano, è bene che si provveda al più presto a reperirle dall’esterno per frenare questa lenta agonia che nuoce al Molise e ai molisani. “