S’intitola “Antitruffa Show” il progetto che deriva dal protocollo d’intesa – firmato lo scorso settembre – tra il Prefetto di Campobasso, Michela Lattarulo e il vice sindaco reggente di Campobasso, Paola Felice.
Un’iniziativa – finanziata con le risorse del Fondo Unico di Giustizia del Ministero dell’Interno – che ha previsto un percorso formativo rivolto agli anziani con l’intento di fornire, tramite il teatro sociale e la rappresentazione teatrale, strumenti di riconoscimento e difesa contro le truffe.
Il progetto culminerà con uno spettacolo denominato, appunto, “Antitruffa Show” – in programma domani domenica 12 maggio alle 18:30 al Teatro Savoia – che vedrà sul palcoscenico gli iscritti dei Centri Sociali Anziani del capoluogo.
Da gennaio a maggio circa 25 anziani sono stati coinvolti in un laboratorio teatrale tenuto dall’Associazione pro Crociati e Trinitari per le Rievocazioni Storiche Molisane – con la collaborazione dell’Associazione Culturale INCAS e il supporto della Compagnia Teatrale 86Cento e della Compagnia di Danze Storiche ARS Movendi -, realizzando, sotto la guida e la regia dell’attore Francesco Vitale, uno spettacolo coinvolgente dal punto di vista pratico ma anche emozionale.
Inoltre, durante questi mesi – affrontando ed approfondendo la conoscenza dei vari tipi di truffe – sono stati riprodotti degli opuscoli informativi già distribuiti e che verranno distribuiti a qualsiasi anziano della città così da conoscere al meglio le tecniche ed i raggiri dei truffatori.
Lo spettacolo che andrà in scena domani al Savoia si compone di sette quadri, rappresentativi di alcune delle truffe più diffuse e ricorrenti, con gli interventi dell’attrice Patrizia Civerra.
La pièce teatrale è interamente interpretata dagli iscritti dei Centri Sociali Anziani di Campobasso, molti dei quali alla prima esperienza in scena.
L’ambientazione è in un “non luogo”, pervaso del nero, dal quale fuoriescono elementi geometrici bianchi, a rappresentare lo stato di disorientamento di chi subisce una truffa.
La performance seguirà un andamento ciclico: l’inizio e la conclusione vedono tutti i protagonisti in scena, ma con un significato opposto. Mentre all’apertura del sipario ciascuno è immerso in scene di vita quotidiana, distratto rispetto ai pericoli esterni, alla fine dello spettacolo tutti i personaggi si uniscono in una catena umana che simboleggia l’unione, la condivisione e il sostegno reciproco, elementi essenziali per salvarsi dalle truffe e dai raggiri.
Tutti gli atti unici proposti sono nati dagli stessi partecipanti al laboratorio come previsto nel progetto: è uno spettacolo corale, inclusivo, che ha coinvolto tutti gli attori nelle varie fasi della messa in scena.
I partecipanti hanno, inoltre, curato la realizzazione delle scenografie sotto la guida dei membri dell’Associazione pro Crociati e Trinitari.
Grande la soddisfazione e le emozioni dei partecipanti tutti che si sono impegnati per la buona riuscita del progetto su un tema, purtroppo, sempre più presente nelle cronache quotidiane.
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