Dopo la grande partecipazione all’iniziativa pubblica Nessuno è un’isola – progettare il sistema territoriale per la salute mentale, organizzata in occasione dell’anniversario della legge Basaglia, proseguono le azioni territoriali con la salute mentale al centro.
Sabato 25 maggio 2024, alle ore 10 e 30 presso l’auditorium della Parrocchia di Santa Maria degli Angeli a Termoli, si terrà la spettacolazione dal titolo «IO SONO IO», esito del laboratorio di teatro sociale V.I.T.E. (Valorizzazione Inclusione Territorio Empowerment).
V.I.T.E. è un progetto laboratoriale promosso dalla cooperativa DiversaMente, dalla cooperativa Progetto Popolare (enti gestori del centro Centro Diurno Chesensoha, che operano per la riabilitazione di persone con disagio mentale e per la promozione del benessere mentale di comunità), dalla UILT (Unione Italiana Libero Teatro) Molise, che organizza iniziative teatrali sul territorio, dall’associazione Deposito Dei Segni, esperta di pratiche di pedagogia teatrale ed artistica, teatro sociale e di comunità e dall’associazione Incontrarsi, che riunisce i familiari di persone con disagio mentale. Da segnalare infine la collaborazione con la Parrocchia Sacro Cuore.
Il laboratorio, condotto da Cam Lecce e Jörg Grünert, attori, artisti e già docenti universitari, ha coinvolto pazienti, operatrici e operatori, familiari, volontari e amici della salute mentale e ha avuto una durata di 7 mesi per un totale di 28 incontri.
V.I.T.E. nei suoi contenuti ha indagato le forme delle solitudini contemporanee, cercando di comprendere in che modo esse sono legate alle sofferenze mentali e ai disagi della società attuale, ha esplorato possibili vie relazionali per scongiurare il rischio di isolamento sociale.
In linea generale, il progetto ha incentivato percorsi che fanno della bellezza e della relazione, della reciprocità e solidarietà elementi della cura del singolo e della comunità, ha valorizzato prassi creativi che possono incidere sul contesto socio-politico, promuovendo la salute mentale e la riduzione dello stigma.
La spettacolazione, dunque, è frutto di un processo lungo e complesso, che si propone di diventare permanente nel territorio: uno spazio cittadino aperto, di intreccio tra arti e pratiche sociali, di dialogo tra i servizi e il territorio. Un ponte generativo di occasioni di incontro per costruire comunità e promuoverne il benessere.
La cittadinanza tutta, parte fondamentale di questo processo, è invitata alla partecipazione e l’ingresso è libero e gratuito.