Sono poco meno di 494mila i contratti di assunzione (di durata superiore ad un mese o a tempo indeterminato) programmati dalle imprese a maggio in Italia e quasi 1,6 milioni per il trimestre maggio-luglio, con un incremento della domanda di lavoro di circa 27mila unità rispetto a maggio 2023 (+5,8%) e di quasi 35mila unità sul corrispondente trimestre (+2,2%).
Il consueto bollettino mensile del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, delinea per il Molise uno scenario in linea con l’andamento nazionale, anche se l’incremento della domanda di lavoro risulta meno marcato. Le assunzioni totali previste dalle imprese dell’industria e dei servizi nel mese di maggio risultano pari a 1.580, che diventano circa 6mila nel trimestre maggio-luglio. Rispetto allo scorso anno si osserva, quindi, un aumento degli ingressi programmati dell’1,9% (corrispondenti a circa 30 unità in più); l’incremento della domanda di lavoro attesa potrebbe diventare più accentuato nel trimestre maggio-luglio, quando gli ingressi previsti dovrebbero essere circa 470 in più rispetto all’analogo periodo di un anno fa.
A livello settoriale, il risultato del mese è determinato dal comparto dell’industria nel suo complesso (+6,9% rispetto a maggio 2023), mentre il settore dei servizi, anche se con delle eccezioni al suo interno, registra una piccola diminuzione (-1,0%).
Approfondendo l’analisi ulteriormente, nel complesso dell’industria, il manifatturiero ricerca 230 lavoratori nel mese (+9,5%), che salgono a 760 nel trimestre (+18,8%). Il comparto delle costruzioni, invece, programma per il mese 390 entrate (+5,4%) e 1.040 entrate nel trimestre (+7,2%).
Per i servizi, nonostante l’approssimarsi della stagione estiva, la filiera del turismo, con 260 opportunità lavorative offerte nel mese, segna una diminuzione del 13,3%. Di rilievo le opportunità lavorative nei servizi alle imprese (290 ingressi previsti), in aumento del 32% circa a distanza di un anno. In aumento anche gli ingressi previsti per il commercio (220 a maggio, +10%); di contro diminuiscono quelli previsti per i servizi alle persone (200, -20%).
Si conferma elevato il mismatch tra domanda e offerta di lavoro: a maggio sono difficili da reperire il 49,3% dei profili professionali ricercati, difficoltà riconducibile prevalentemente alla mancanza di candidati, con circa 780 posizioni lavorative che rischiano di restare scoperte.
Sostanzialmente stabile rispetto a 12 mesi fa la domanda prevista di lavoratori immigrati pari al 16% del totale, mentre a livello contrattuale nel 19% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nell’81% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita).
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