Il sindaco Giovanni Galli ha annunciato con orgoglio durante il consiglio comunale che, dopo anni di sacrifici e di rigido piano di rientro, il Comune di Salcito è finalmente in avanzo amministrativo. Questo traguardo significativo arriva esattamente a un anno dalle elezioni che hanno visto una grande partecipazione popolare.
“Oggi, 15 maggio,” ha dichiarato il primo cittadino Giovanni Galli, “siamo finalmente in avanzo amministrativo. Nei precedenti anni, abbiamo avuto numerose interlocuzioni con la Corte dei Conti che, con la nota protocollo 723 dell’11 febbraio 2021, aveva sollevato dubbi di legittimità sui nostri bilanci, una situazione già evidenziata nel 2015. A partire dal 2021, abbiamo definito una strategia mirata: un piano di rientro rapido per evitare il dissesto economico e la conseguente pressione fiscale, come già accaduto in altri comuni molisani.”
Il sindaco ha spiegato che il Comune ha accantonato annualmente 80 mila euro per un totale di 240 mila euro dal 2021, pur mantenendo alto il livello dei lavori pubblici e dei finanziamenti in ambito sociale. Attraverso il PNRR e vari finanziamenti ministeriali, regionali e provinciali, il Comune ha investito 2,5 milioni di euro nel periodo 2018-2023. Tra i finanziamenti, spiccano quelli della Protezione Civile, della SNAI e del GAL di Campobasso.
“Con immenso orgoglio comunico che sono fiero di guidare un governo così operoso e attento ai bisogni dei cittadini,” ha continuato Galli. “Abbiamo non solo mantenuto i servizi senza aumentare le tasse, ma ne abbiamo aggiunti di nuovi grazie a chiare operazioni di risparmio e all’equità fiscale. In questo modo, siamo riusciti a recuperare il disavanzo. In bilico sull’orlo del commissariamento, abbiamo trasformato un Comune senza fondi e personale adeguato in un ente finanziariamente solido.”
Il sindaco Galli ha concluso il suo intervento con uno sguardo al futuro: “Adesso possiamo guardare verso un orizzonte più roseo, con un programma amministrativo ricco di idee e innovazioni per avanzare verso il futuro, pensando soprattutto ai giovani, alle categorie più deboli e ai nostri anziani, la memoria vivente che guarda verso il futuro.”