Presieduto da Quintino Pallante si è riunito nella mattinata il Consiglio regionale che ha provveduto ad esaminare e approvare a maggioranza la proposta di legge n. 26, di iniziativa della Giunta regionale, concernente “Modifiche alla legge regionale n. 6 del 2021, Rendiconto generale della Regione Molise per l’esercizio finanziario 2020”, in ottemperanza alla sentenza della Corte costituzionale n. 39 del 2024.
Ha illustrato all’Aula la proposta di provvedimento il presidente della Prima Commissione permanente (che dopo l’istruttoria di competenza ha licenziato con parere positivo l’atto), Roberto Di Pardo.
Sono seguiti gli interventi sia in discussione generale che per dichiarazione di voto dell’assessore al Bilancio Cefaratti, dei consiglieri Primiani, Salvatore, Fanelli, Di Pardo, Romano e del presidente della Giunta regionale Roberti.
Il relatore Di Pardo nel suo intervento ha evidenziato come la proposta di legge in valutazione dall’Assise, opera dei correttivi al Rendiconto generale della Regione Molise per l’esercizio finanziario 2020, approvato con legge regionale 29 dicembre 2021, n. 6, recependo le indicazioni della sentenza della Corte costituzionale n. 39 del 24 gennaio 2024. La sentenza emanata dalla Consulta, infatti, ha definito il giudizio in via incidentale delle legittimità costituzionali degli artt. 4, 6, 9 e 12 della stessa legge regionale n. 6 del 2021. Il giudizio era stato promosso dalla Corte dei Conti, sezione di controllo per il Molise, nel giudizio di parificazione del rendiconto generale della regione Molise per l’esercizio 2021, con ordinanza del 14 marzo 2023.
Più precisamente – come si legge nel documento istruttorio della delibera di Giunta che ha approvato la presentazione al Consiglio della proposta di legge n. 26 – con l’atto legislativo assunto oggi dall’Assemblea, per quanto concerne gli artt. 4, 6, 9 e 12 della legge della Regione Molise 29 dicembre 2021, n. 6 “Rendiconto generale della Regione Molise per l’esercizio finanziario 2020”, viene emendata l’errata determinazione del saldo di amministrazione al 31 dicembre 2020, conformemente ai rilievi formulati dalla Corte dei Conti, Sezione regionale di controllo per il Molise, ed illustrati nella deliberazione n. 192/2022/PARI, ossia tenendo conto, nel risultato di amministrazione 2020:
della maggiorazione di euro 13.612.916,00 per mancati impegni per fiscalità da trasferire al SSR;
della maggiorazione di euro 52.193.712,31 per mancati accantonamenti a titolo di FCDE;
della maggiorazione di euro 13.536.232,73 per fondo contenzioso 2020;
della maggiorazione di euro 15.518.588,07 alla mancata dimostrazione del fondamento della sottrazione di per quote vincolate collegate agli accantonamenti per residui perenti.
In proposito il relatore, inoltre, ha evidenziato che l’inderogabile principio di continuità tra gli esercizi finanziari invocato dalla Consulta richiede il collegamento genetico tra i bilanci secondo la loro sequenza temporale, sicché occorre intervenire su ciascun documento contabile oggetto della pronuncia di illegittimità costituzionale n. 39 del 24 gennaio /11 marzo 2024, riallineando ognuno di essi nella debita sequenza temporale.