Le problematiche di gestione e di flussi di cassa del Sistema Idrico Integrato del Molise sono state l’oggetto dell’Incontro del lunedì dei Capigruppo consiliari e dei vertici dell’Assemblea legislativa con il territorio e con le sue evidenze economico-sociali.
A chiedere di essere ascoltati dagli esponenti istituzionali e politici dell’Assise regionale sono stati in questo caso il sindaco di Frosolone, Felice Ianiro, e il presidente del Consiglio di amministrazione di Molise Acque, Stefano Sabatini.
Erano presenti all’incontro, oltre al presidente del Consiglio reginale, Quintino Pallante, per l’Ufficio di Presidenza il consigliere Fabio Cofelice, e i capigruppo e consiglieri Roberto Di Pardo, Roberto Gravina, Micaela Fanelli, Massimo Romano, Alessandra Salvatore.
In particolare, il sindaco Ianiro ha evidenziato le problematiche di bilancio sofferte dal suo Comune da quando, con l’avvio del nuovo assetto di gestione del servizio integrato regionale, si trova a far fronte ai costi di pompaggio e manutenzione dell’impianto idrico per le quattro captazione che servono i 136 chilometri di rete idrica che serve il territorio di Frosolone. Costi che fino al subentro al Comune nella riscossione delle tariffe da parte della società Grim erano compensati dagli introiti derivanti dal pagamento degli utenti. Costi che però oggi sono a totale carico del Comune, in quanto la società Grim non versa il corrispettivo nelle casse dell’Ente locale che li ha sostenuti. Una condizione che ovviamente il Comune di Frosolone non può più fronteggiare. Parimenti il sindaco ha espresso preoccupazione per la determinazione di alcune tariffe da parte dell’Egam che, soprattutto per le aziende del suo territorio che fanno un grosso consumo del bene idrico per la loro attività, può significare una ricaduta estremamente negativa per la loro presenza sul mercato a causa di una conseguente lievitazione dei prezzi dei propri prodotti.
Il presidente di Molise Acque, Sabatini, che era accompagnato per l’occasione da tutti i componenti del Consiglio di amministrazione e dalla direzione generale dell’Azienda, sottolineando come le problematiche ascoltate dal Comune di Frosolone sono purtroppo riscontrabili anche in altre realtà municipali regionali, ha evidenziato come anche Molise Acque si trova a gestire una serie di criticità a causa di crediti vantati e non ancora liquidati dalla società Grim nei propri confronti.
Sabatini ha rilevato come fino al 2022, quando l’Egam ha deciso di affidare il Servizio idrico integrato alla società in-house Grim, Molise Acque manteneva un rapporto diretto con i diversi Comuni a cui forniva la risorsa idrica, dai quali riceveva con flussi continui e cadenzati il corrispettivo delle quantità di acqua fornite. Dal 2022, invece, il nuovo soggetto Grim si trova a mantenere i contatti con i diversi Comuni e a riscuotere direttamente dagli utenti le tariffe dovute per l’acqua fornita da Molise Acque. Questa condizione però ha visto nascere una problematica rinveniente dal non trasferimento da parte di Grim del dovuto a Molise Acque che, ad oggi, vanta nei suoi confronti – ha sottolineato Sabatini – crediti per 11-12 milioni di euro. Il tutto a fronte di un costo mensile di energia elettrica, a cui deve rispondere direttamente Molise Acque, necessaria per alimentare le 136 pompe di distribuzione sul territorio regionale, di circa 1 milioni di euro.
Il non pagamento da parte di Grim del dovuto – ha spiegato ancora Sabatini – ha causato un rallentamento a cascata del pagamento da parte di Molise Acque al fornitore di energia elettrica, il quale minaccia, se la condizione non troverà presto risoluzione, di attivare le procedure previste dalla legge per la risoluzione del contratto, che avrebbe come immediato risultato l’aumento dell’80% del costo energetico, con la conseguente attivazione di una serie di controlli da parte della Corte dei Conti per quanto riguarda le maggiori spese generate. Ancora il presidente di Molise Acque ha sottolineato come negli ultimi anni il consumo idrico in Molise sia aumentato, facendo gradualmente crescere anche i costi di gestione. Un aumento di consumo quasi certamente – ha detto – conseguente ad un ulteriore deterioramento delle reti idriche che generano maggiore dispersione di acqua nei loro percorsi. Reti che, evidentemente, necessitano di interventi opportuni di manutenzione se non di sostituzione integrale.
Sabatini ha poi voluto porre l’attenzione sul fatto che le attività di Molise Acque dipendono per l’80% dall’erogazione della risorsa idrica ai comuni molisani, mentre il rimanente 20% è costituito dalla fornitura ai comuni delle regioni limitrofe e al funzionamento di una centrale idroelettrica. Sabatini, ancora, ha evidenziato come l’Azienda si stia muovendo per porre in essere le operazioni necessarie ad ingenerare nuovi introiti per ridurre il peso dele spese elettriche sulla gestione. Con tale ultima finalità sono stati utilizzati 5 milioni di euro provenienti dal Governo centrale per la progettazione di invasi per generare energia a Campitello Matese e San Martino in Pensilis. Il tutto attivando in parallelo il diritto di prelazione per quanto riguarda la gestione diretta di tre centrali idroelettrica a valle della diga del Liscione. Il Presidente Sabatini ha quindi chiesto che venga rivista la normativa regionale al fine di creare un soggetto unico di gestione sul sistema idrico integrato. Ciò per evitare problematiche di diversa natura e poter garantire il funzionamento ottimale delle reti di grande e piccola adduzione, in beneficio sia del bilancio di Molise Acque, che di quello dell’Ente Regione e in generale per l’interesse superiore di tutti gli utenti del Molise.
Tutti in consiglieri presenti hanno espresso delle considerazioni sulla situazione rappresentata, hanno chiesto quindi di approfondire ciascuna questione, dicendosi disponibili a verificare una revisione della normativa regolante la materia. Hanno dunque chiesto delucidazioni su specifici aspetti ai presenti, ricevendo dal presidente Sabatini e dal direttore generale di Molise Acque, Salvatore Lanza, le informazioni auspicate.
È intervenuto per la Giunta l’assessore ai Lavori Pubblici, Michele Marone, che, tra le altre cose, ha riferito come presso il suo assessorato è stabilmente aperto un tavolo che si occupa di tutte le questioni ascoltate, al quale partecipano tutti i soggetti interessati. Ciò a testimonianza di come l’Esecutivo regionale, ha detto, è interessato ad arrivare, magari anche con una appropriata revisione della legislazione regionale inerente la materia, all’efficientamento del servizio idrico regionale.
Il presidente Pallante a valle di quanto appreso dai vertici del Comune di Frosolone e da quelli di Molise Acque, oltreché dai diversi interventi dei Capigruppo, facendo sintesi delle diverse posizioni espresse da ciascuno, ha rilevato come sia opportuno che di tutte le questioni ascoltate oggi, che evidentemente impattano sia servizio fornito agli utenti che sui bilanci degli enti e delle aziende coinvolte, si occupi il Consiglio regionale nella sua collegialità, per vedere di trovare soluzioni sia legislative che operative elle problematiche denunciate oggi.
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