Dimensionamento, Chimisso: “Sulla ‘Jovine’ e la scuola di Ripalimosani l’Usr non ha potere di decidere. Ma limiteremo disagi”

La dirigente dell'Ufficio Scolastico Regionale ha fatto alcuni chiarimenti dopo le ultime vicende e le 'accuse' delle amministrazioni comunali

La dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale del Molise, Maria Chimisso, ha incontrato la stampa questa mattina per chiarire alcuni aspetti che riguardano il dimensionamento e in particolare le polemiche che si sono alzate sulla scuola di Ripalimosani e la “Jovine” di Campobasso, nel primo caso con un procedimento giudiziario pendente al Consiglio di Stato per scongiurare la perdita della presidenza, nel secondo caso con una presunta perdita di autonomia scolastica, che però è stata smentita e chiarita dallo stesso Usr.
“Siamo in una fase di dimensionamento scolastico a livello nazionale e in Molise riguarderà 8 istituti scolastici nel prossimo triennio”, ha affermato Chimisso in premessa. “L’Ufficio Scolastico Regionale è un presidio territoriale del Ministero e ha delle norme da seguire. Innanzitutto siamo impegnati sin dal 10 febbraio, giorno di chiusura delle iscrizioni, in processi e adempimenti complessi, che vanno dalla formazione delle classi alla verifica del personale disponibile e alle procedure del concorso ordinario. Entrando nello specifico e con riferimento all’ultima questione sollevata, io non ho la volontà né il potere di sopprimere l’edificio scolastico Jovine. Sono infatti gli enti territoriali a decidere. Ciò avviene tramite vari tavoli, passando per la Provincia, i sindaci e infine la Regione. Per il resto l’Usr fa quello che decide il Ministero cercando comunque di tener presente tutte le esigenze e le criticità del territorio. Per quanto riguarda il Molise, il nostro è un territorio a due velocità: quella dei centri urbani e quella delle aree interne (segnate dallo spopolamento e dalle difficoltà della rete viaria). Il mio compito è garantire lo studio ovunque. Sono nella scuola da tanti anni e so che il dimensionamento viene visto con sofferenza. Ma voglio essere di conforto: farò in modo che le scuole vadano avanti e lo facciano bene, e cercherò di evitare che le comunità subiscano danni”.

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