Aldo De Benedittis è carico e sereno sul palco, anche se compito nei modi come è nel suo stile. Davanti a lui una vasta platea di sostenitori riempiono la metà di piazza Pepe a disposizione davanti al palco allestito davanti alla Prefettura. Alle sue spalle i segretari dei partiti che lo sostengono, oltre che l’eurodeputato Aldo Patriciello e il presidente della Regione, Francesco Roberti. De Benedittis afferma per l’ennessima volta questa settimana che “abbiamo già vinto, la maggioranza dei campobassani ha scelto il centrodestra. Ora dobbiamo fare l’ultimo passo per andare ad amministrare”. Il candidato sindaco ha quindi parlato di propaganda spicciola da parte del centrosinistra che contesta questo dato. “Il M5S che ha governato negli ultimi 5 anni questa città ha lasciato solo danni e le urne dimostrano che stanno scomparendo. Sono morti che camminano. Più che un campo largo, quello fatto da loro in questo turno di ballottaggio, è un camposanto”. De Benedittis ha quindi criticato Romano e Ruta che fino a qualche giorno fa ne hanno dette di cotte e di crude alla Forte e al centrosinistra (leggendo alcune loro dichiarazioni) e ora hanno fatto l’inciucio solo per spartirsi le poltrone. “Noi siamo una famiglia moderata, coesa e abbiamo già i numeri per governare. Loro fanno apparentamenti per la sopravvivenza e se dovessero vincere non avranno la maggioranza con la conseguenza che si andrà incontro ad una paralisi amministrativa e ad un commissariamento, con rischio di perdere i fondi del Pnrr e di aumento tasse”. De Benedittis ha poi riportato i punti principali del programma, dalla casa dello studente al recupero del centro storico interessato negli ultimi tempi da disordini ed episodi di violenza, da una azione incisiva nelle contrade “abbandonate e senza servizi” alle scuole con una soluzione immediata per la D’Ovidio. “Riapriremo la Biblioteca Albino e faremo un PalaEventi che vorremmo dedicare a Fred Bongusto e per il quale già esistono dei fondi nel capitolato di bilancio in Regione”.
A sostegno del candidato sindaco vari interventi tra cui quello di Roberti che ha ricordato alcuni interventi discutibili del centrosinistra. “Vogliamo ricordare la metropolitana leggera? Vogliamo ricordare questa specie di pista ciclabile che hanno fatto in città e che è una roba oscena? Loro vivono di sogni, noi siamo ben svegli e facciamo cose concrete. Come aver riaperto la Cattedrale alle mie spalle, chiusa da anni e per la quale abbiamo investito soldi regionali per concludere la messa in sicurezza. L’autonomia differenziata? Hanno speso molti più soldi loro con il reddito di cittadinanza senza risolvere il problema alla base rispetto ai 100 miliardi che servirebbero per garantire a tutte le regioni di partite dallo stesso livello.”
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