PIL +0,6% nel 2023 rispetto all’anno precedente (incremento inferiore alla media nazionale pari allo 0,9%); aumento degli investimenti in costruzioni del +3,6%; stazionari ore lavorati (+ 0,1%) e numero dei lavoratori iscritti in confronto al 2021 (+ 0,2%); spesa in conto capitale per opere pubbliche dei comuni molisani + 46,5% (su cui ha inciso in parte il PNRR in parte la chiusura del ciclo di programmazione 2014/2020 dei fondi strutturali); forte flessione invece dei bandi pubblicati -37,6% e dei volumi banditi -30,8%.
Cause di queste flessioni l’entrata in vigore del nuovo codice appalti e il raffronto con i livelli eccezionali raggiunti nel 2022 dovuti principalmente alla pubblicazione di gare PNRR.
Lo rivela lo Studio dell’ANCE sugli scenari dell’edilizia in Molise che tratteggia complessivamente un 2023 ancora positivo, sul quale hanno continuato ad incidere gli effetti dei bonus edilizi, a conferma del percorso di crescita iniziato nel post-pandemia.
In Molise, il settore delle costruzioni rappresenta oggi in termini di investimenti il 14,1% del PIL regionale e in termini di occupazione il 36,4% degli addetti nell’industria e il 9,3% dei lavoratori operanti nell’insieme dei settori di attività economica.
Per il 2024, parallelamente al livello nazionale, il settore risentirà del venir meno della cessione del credito e dello sconto in fattura per la manutenzione straordinaria e del freno generale impresso ai bonus edilizi, ridimensionamento solo in parte compensato dalle opere PNRR, per cui secondo la stima Ance il 2024 farà registrare in Regione un calo dei livelli produttivi del -8,7% in termini reali su base annua.
“Ci preoccupa il calo previsto per quest’anno, e in questo scenario la realizzazione del PNRR assumerà un ruolo determinante per non ricadere nella congiuntura” commenta il presidente dell’ACEM-ANCE Molise Corrado Di Niro.