I consiglieri Micaela Fanelli, Roberto Gravina, Angelo Primiani, Alessandra Salvatore, Andrea Greco e Vittorino Facciolla hanno presentato una proposta di legge regionale – contraddistinta con il n. 36 – concernente: “Contro le discriminazioni e le violenze determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere”.
L’iniziativa legislativa prevede che la Regione sia chiamata: ad adottare, in attuazione dell’art. 3 della Costituzione, politiche finalizzate a consentire ad ogni persona la libera espressione e manifestazione del proprio orientamento sessuale e della propria identità di genere, promuovendo il superamento delle situazioni di discriminazione; a garantire il diritto all’autodeterminazioni di ogni persona in ordine al proprio orientamento sessuale e alla propria identità di genere; a garantire l’accesso ai servizi e agli interventi ricompresi nella propria potestà legislativa senza alcuna forma di discriminazione determinata dall’orientamento sessuale o dell’identità di genere. Per tali finalità il testo presentato, prevede che la Regione sostenga e finanzi specifici programmi, progetti e interventi. L’articolato prevede, poi, che il Servizio Sanitario regionale, i servizi socio-assistenziali e socio-sanitari sostegno e promuovano iniziativa di informazione, consulenza e sostegno sulle tematiche specifiche che coinvolgono le persone gay e lesbiche, transessuali, transgender e intersex, e le loro rispettive famiglie. Sempre in attuazione delle finalità della proposta di legge, è prevista l’istituzione della “Giornata contro le discriminazioni determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere”, da celebrarsi ogni anno il 17 maggio.
Ancora, la Regione – si legge nel testo messo a punto dai presentatori – è chiamata a valutare l’opportunità, nei casi di violenza determinata dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere di particolare impatto e rilevanza sociale nella vita della comunità regionale, di costituirsi parte civile, devolvendo l’eventuale risarcimento al sostegno delle azioni previste dalla stessa proposta di legge. La Regione è chiamata, inoltre, a promuovere e sostenere interventi di accoglienza, soccorso, protezione e sostegno alle vittime di discriminazione o di violenza in ragione del loro orientamento sessuale o della loro identità di genere. Per monitorare tali discriminazioni e violenze sul territorio regionale è prevista, infine, l’istituzione di un apposito Osservatorio regionale.
La proposta di legge sarà ora assegnata dal presidente del Consiglio regionale, Quintino Pallante, alla Commissione consiliare che si occupa della materia che, dopo aver svolto l’istruttoria ed espresso il parere di competenza, la invierà all’esame definito dell’Aula.
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