I consiglieri Stefania Passarelli e Armandino D’Egidio hanno presentato una proposta di legge regionale – contraddistinta con il n. 37 – concernente: “Istituzione dell’Agenzia regionale per la montagna e disposizioni per lo sviluppo delle zone montane”.
Il testo presentato prevede che la Regione, riconoscendo e promuovendo la salvaguardia e la valorizzazione delle zone montane, il cui sviluppo integrale costituisce obiettivo di interesse prioritario, istituisca l’Agenzia Regionale per la Montagna e ne individua le funzioni.
L’Agenzia è chiamata ad attuare il “Piano di sviluppo della montagna”, nonché ad assicurare l’armonizzazione e l’efficacia delle politiche della montagna, in armonia con la decisione di addivenire all’estinzione delle già soppresse Comunità Montane.
Il Piano – come si evince dall’articolato- è un atto di indirizzo programmatico all’interno del quale sono definiti gli obiettivi, le procedure e le modalità di intervento per lo sviluppo delle aree di montagna.
La proposta di legge prevede, altresì, che siano conferiti all’Agenzia i compiti di: svolgimento delle attività e delle funzioni precedentemente attribuite alle disciolte Comunità montane; proseguimento, quale Commissario unico, e avvalendosi dell’ausilio della “cabina di regia” di cui al comma 4 dell’art. 70 della legge regionale n. 2 del 16 gennaio 2012, delle residuali attività di liquidazione delle soppresse Comunità montane; individuare, nel rispetto dei ruoli e delle funzioni già assegnate da altri soggetti nell’ambito delle competenze del settore, degli interventi di sistemazione idrogeologica ed idraulico-forestale; promozione, conservazione e valorizzazione del patrimonio agro-silvo-pastorale pubblico e privato; favorire la multifunzionalità delle imprese agricole stipulando contratti di collaborazione, di cui all’articolo 14 del decreto legislativo 18 maggio 2001 n. 228 (Orientamento e modernizzazione del settore agricolo, a norma dell’articolo 7 della legge 5 marzo 2001, n. 57), con gli imprenditori agricoli; valorizzare le potenzialità produttive, ricreative e culturali dell’ambiente rurale e naturale promuovendo lo sviluppo del turismo rurale mediante progetti che assicurano la riqualificazione dei borghi montani per migliorarne l’attrattività turistica, la pluriattività delle aziende agricole orientata a fornire servizi di accoglienza in campo turistico, il mantenimento della funzionalità delle infrastrutture escursionistiche, la valorizzazione delle produzioni agricole tipiche del territorio rurale; provvedere, per i comuni montani con meno di cinquemila abitanti nei quali il servizio di trasporto pubblico è mancante oppure non adeguato ai bisogni delle popolazioni locali, ad organizzare il trasporto di persone e merci, anche in deroga alle norme regionali vigenti, utilizzando i mezzi di trasporto disponibili sul territorio e ricercando l’integrazione con i servizi di linea già istituiti.
Ancora, la pdl prevede che la Regione riconosca il ruolo multifunzionale dell’imprenditore agricolo, gli consenta di derivare dall’ambiente e dal territorio in cui egli opera forme alternative di reddito, riconoscendolo interlocutore privilegiato dell’Agenzia per la Montagna, e delle altre amministrazioni pubbliche regionali, per l’affidamento di servizi o lavori riguardanti: la tutela dell’ambiente, delle risorse naturali, del paesaggio e all’erogazione dei servizi ecosistemici, ivi compresa la mitigazione dei cambiamenti climatici; lo sviluppo socioeconomico del territorio e alla conservazione delle peculiarità storiche e culturali dello stesso.
L’iniziativa legislativa verrà ora assegnata dal Presidente del Consiglio regionale alla Commissione permanente che si occupa della materia che, dopo l’istruttoria e l’espressione del parere di competenza, la invierà all’esame conclusivo dell’Aula.