La Squadra Mobile di Campobasso nei giorni scorsi ha dato esecuzione ad una misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa e ai luoghi frequentati dalla stessa, col supporto del braccialetto elettronico, emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Campobasso su richiesta della locale Procura della Repubblica a carico di un 20enne, italiano, residente nel capoluogo molisano.
Secondo le indagini, il ragazzo si sarebbe reso protagonista di una serie di atteggiamenti riprovevoli verso la sua fidanzata, ancora minorenne, configuratisi nel corso del tempo mediante diverse tipologie di fatti che rispondono al reato di atti persecutori.
In particolare, durante la relazione con la ragazza, il giovane non permetteva a quest’ultima di praticare sport, di frequentare amicizie al di fuori della loro relazione, controllava il suo modo di vestire e nel momento in cui lei con non poca sofferenza decideva di troncare il loro rapporto il 20enne ha iniziato a seguirla e controllarla anche tramite amici e conoscenti, arrivando a picchiare un amico della ragazza che era in compagnia di lei.
La minore, con grande sforzo e sofferenza, è riuscita a raccontare i fatti al personale della Mobile, rivelando inoltre di essere stata vittima in alcune circostanze di atteggiamenti fisicamente violenti da parte dell’ex fidanzato, fatti confermati anche da alcuni familiari e amici di lei.
Si tratta dell’ennesima vicenda in cui giovani donne decise a mettere fine ad una relazione sentimentale non più accettabile, si ritrovano a dover subire e denunciare comportamenti inappropriati tenuti dagli ex compagni.
Dovere della Procura e delle forze dell’ordine è quello di intervenire celermente e preventivamente al fine di evitare fatti e reati ancora più gravi.