Ore 11. Quattro comunità molisane senz’acqua da 3 giorni abbandonate al loro destino. Quello che si sta verificando a Limosano, Sant’Angelo Limosano, San Biase e Fossalto ha dell’incredibile. Da venerdì scorso una falla nelle tubature ha condizionato l’erogazione idrica alla popolazione, spingendo i sindaci a segnalare il problema e chiedere spiegazioni su quanto stava avvenendo. Sabato mattina Molise Acque, con apposita nota, informava 7 Comuni (oltre a quelli sopra, anche Trivento, Salcito e Pietracupa) che “a causa della rottura della condotta adduttrice D.N. 500 tratto ‘Serbatoio di Duronia’ – ‘Partitore Colle San Silvestro’ e per consentire la riparazione della stessa” dalle ore 10 del 10 agosto “il flusso idrico potrà subire una riduzione“. Il ripristino del regolare servizio, chiude la nota, era previsto nel tardo pomeriggio. Ma qualcosa è andato storto. Il serbatoio infatti si è completamente svuotato e la popolazione dei 4 centri molisani non ha più visto acqua fino alla mattinata di oggi. Disagi ovviamente sia per i tanti residenti che per i turisti. L’assurdo arriva dopo. Il sindaco di Limosano, Angela Amoroso, dopo alcune sollecitazioni ha scritto alla Prefettura di Campobasso e alla Protezione Civile, al fine di richiedere un’autobotte provvisoria in attesa della rilevazione del problema, che potrebbe essere nato da una nuova e ulteriore falla. Di seguito la nota:
“La sottoscritta Angela Amoroso, Sindaco del Comune di Limosano, con la presente in considerazione delle gravi criticità nella fornitura idrica registratasi da venerdì u.s., chiede la fornitura, a mezzo di autobotte, di acqua potabile da destinare al centro a tutto il territorio di Limosano.
Si rappresenta l’urgenza, in quanto dal pomeriggio di venerdì u.s., non è stato possibile, se non per brevi periodi, garantire la fornitura idrica a tutto il territorio di Limosano, tra cui una casa anziani con circa 50 ospiti e due case alloggio per minori di altri 15 ospiti ciascuno e un hotel con circa 50 ospiti“.
Ma dalla Prefettura e dalla Protezione Civile il sindaco viene informato che il Comune deve provvedere a trovare un’autista e che Molise Acque deve comunicare dove poter reperire l’acqua da caricare e distribuire in maniera razionata alla popolazione residente.
Una volta superato il problema autista a carico del Comune, è rimasto aperto il problema dell’acqua. Molise Acque, mentre starebbe scavando e sarebbe ancora alla ricerca della falla, avrebbe “scaricato” l’onere della questione reperimento alla Grim.
Un’odissea pazzesca che non sembra trovare soluzione, intrisa di problemi atavici e scarsa cooperazione tra gli enti, mentre i residenti continuano a restare a secco durante giorni di fuoco e i sindaci non sanno più dove sbattere la testa.
Si firmano tanti protocolli e poi su emergenze sempre più vitali come questa siamo ancora allo scaricabarile.
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