Il 23 agosto 2018 con l’ordinanza n. 34 la Provincia di Campobasso disponeva il “divieto di transito a categorie di veicoli superiori a 7,50 t, sulla SP 80 – svincolo casa circondariale – sul ponte sovrastante la SS 647, in agro del comune di Larino, limite di velocità a 30 km/h sull’infrastruttura e restringimento della carreggiata del ponte su tutto il tratto al fine di ridurre le sollecitazioni sulle travi di bordo”.
“Nel corso di questi sei anni, nessun intervento strutturale per la messa in sicurezza è stato fatto, ma come TUTTI sanno tale ordinanza è rispettata solo dagli autobus di linea, mentre camion e bus turistici attraversano, senza subire nessun controllo da parte delle autorità competenti, il tratto di strada interessata”, afferma il comitato dei cittadini liberi di Palata.
“Nel luglio 2023 alcuni cittadini di Palata hanno riportato all’attenzione questa incredibile e incresciosa situazione che colpisce e penalizza gli studenti e lavoratori pendolari.
Il 28 ottobre 2023 presso il Comune di Palata si è tenuta una riunione a riguardo. Erano presenti all’incontro oltre agli amministratori comunali di Palata e di alcuni paesi limitrofi anche l’assessore regionale alle infrastrutture Michele Marone, l’allora presidente pro-tempore della Provincia di Campobasso Orazio Civetta e il sindaco di Larino, e attuale presidente della Provincia Pino Puchetti.
Nel corso della riunione l’assessore regionale alle infrastrutture Marone aveva dichiarato che entro gennaio 2024 ci sarebbe stato il passaggio della gestione della viabilità del ponte dalla Provincia all’Anas e che in ogni caso nell’immediato, in concerto con la Provincia, si sarebbero attivate soluzioni alternative al fine di consentire il passaggio degli autobus. Inoltre l’assessore Marone prese l’impegno di aggiornare la riunione prima delle festività natalizie.
Non solo Marone, prendendo in giro cittadini e amministratori, non ha convocato nessuna riunione, ma a tutt’oggi non vi è ancora nessun passaggio di gestione dalla Provincia di Campobasso all’Anas.
Inoltre ci risulta che anche i fondi stanziati dal governo per lo “sviluppo e coesione” non prevedono nessun intervento diretto per la messa in sicurezza del ponte dello sceriffo.
Ad oggi, una cosa è certa. Studenti e lavoratori dovranno continuare per il sesto anno consecutivo percorrere tragitti alternativi
Avremmo gradito che i mancati impegni presi dall’assessore Marone nella riunione tenutasi a Palata provocasse una forte presa di posizione delle amministrazioni locali in difesa del diritto alla mobilità dei propri concittadini, ma tutto questo non vi è stato.
Quindi non ci resta che augurare Buon compleanno al divieto……”.