“Ancora una volta si prova a scippare l’acqua del Molise, senza il consenso dei molisani stessi. Ancora una volta, gli impegni assunti in Consiglio Regionale, sembrano essere stati completamente disattesi”.
A sostenerlo è la consigliera regionale del Pd, Micaela Fanelli.
“Avevamo segnalato lo scorso 18 luglio che collegato al decreto agricoltura varato dal Governo Meloni, era contenuto un ordine del giorno per reperire risorse finanziarie aggiuntive per i progetti di Piana dei Limiti e per il completamento della condotta adduttrice per l’alimentazione dei comprensori irrigui prossimi al confine regionale Puglia-Molise. Ma nessuno, da via Genova, ha replicato che, dopo diversi pronunciamenti nella stessa direzione, da ultimo, il 9 febbraio 2021, il Consiglio approvò la mozione a mia prima firma, che impegnava il Presidente Toma a “definire una programmazione idrica regionale, garantendo che l’erogazione avvenga prioritariamente per i bisogni civili e produttivi del Molise e che nessuna altra erogazione verso altre regioni possa essere fatta se non risulta l’assoluta certezza di tale soddisfacimento di fabbisogno”.
Cioè, nessuna preclusione a condividere la nostra acqua con altri territori, stante però la necessità di assicurare, prioritariamente, i fabbisogni di tutti i molisani, che mai come quest’anno stanno soffrendo della carenza di risorse idriche dovute alla siccità e alle reti colabrodo.
Inoltre, l’Aula diede mandato al Governatore “di verificare gli accordi stipulati con la Regione Puglia nel 1979 e il rispetto degli stessi, al fine di definire la programmazione attesa da oltre 30 anni, per procedere ad una equa compensazione circa il mancato utilizzo dell’acqua di Occhito da parte del Molise e il mancato introito derivante ed eventualmente alla stipula di un nuovo accordo. Solo successivamente – si legge nel dispositivo dell’atto approvato – si potranno servire altri territori e comunque garantendo le migliori forme di compensazione ed equo ristoro. Tali principi siano garantiti in particolare in relazione agli interventi richiesti dalla Regione Puglia per attingere acqua dall’Invaso del Liscione tramite una condotta di 10 km fino all’invaso di Occhito e che allo stato risultano difficilmente praticabili”.
Ma la mozione approvata ha fissato anche un altro principio fondamentale, quello di riportare in Consiglio Regionale gli indirizzi della programmazione idrica regionale e di riferire in merito ad ogni trattativa riguardante tale programmazione, anche condotta da parte di altri soggetti del sistema regionale. In questo modo, dunque, il Consiglio si sarebbe dovuto riappropriare, in tema di gestione idrica, delle proprie competenze statutarie.
Sempre sullo stesso tema, alcune settimane fa, ho chiesto formalmente all’Assessore Marone delucidazioni circa i progetti attualmente gestiti dalla GRIM nell’ambito della misura M2 del PNRR e di specificare tutti gli interventi a titolarità della regione Molise, Grim e Molise Acque a valere sui diversi fondi a disposizione, sia in corso di realizzazione che in programmazione in tema delle risorse idriche. In particolare, sul progetto di bypass degli invasi Occhito e Liscione, ho ribadito la mia netta contrarietà a qualsiasi intervento che possa impattare negativamente su tali infrastrutture e sulla dotazione idrica riservata all’agricoltura e alla popolazione molisana.
E invece, nulla. Il silenzio più totale, con il Governo Nazionale che vorrebbe disporre liberamente della nostra, poca, acqua e il Governo regionale che tace a scapito dei molisani, come sempre, per “non dare fastidio a Roma”, con la tanto decantata filiera istituzionale del centrodestra che, invece di portare benefici al Molise, non solo non sta ottenendo nulla per il nostro territorio, ma lo sta sacrificando per interessi di partito.
Per cui, alla luce delle preoccupanti notizie che annunciano come imminente l’opera di captazione delle acque del Liscione in favore della Puglia, auspico che la Terza Commissione Consiliare completi al più presto i lavori sulla riforma complessiva del sistema idrico regionale e che tra i punti fermi, come ho chiesto anche nell’ultima riunione, sia ribadito il divieto di evitare qualsiasi dazione irrigua verso altri territori, se prima non saranno soddisfatte le esigenze dei molisani e onorati gli impegni sui ristori economici.”