Il ponte dello Sceriffo e la sua messa in sicurezza sono i temi al centro dell’interpellanza urgente del consigliere regionale Vittorino Facciolla e delle colleghe di partito Fanelli e Salvatore, che chiedono al presidente Roberti e al presidente del Consiglio regionale Pallante di fare chiarezza sui motivi alla base del mancato intervento da parte della Regione.
Il ponte dello Sceriffo, che si trova allo svincolo di Larino 2 sulla fondovalle Biferno, è uno snodo fondamentale per il Basso Molise perché consente il collegamento con Palata, Guglionesi, Montecilfone, Acquaviva Collecroce; è chiuso al traffico pesante (mezzi superiori alle 7,5 tonnellate) in seguito del terremoto che ha colpito la zona nell’agosto 2018.
La chiusura del ponte dello “Sceriffo” ai mezzi pesanti, compresi gli autobus di linea, comporta da quasi 6 anni disagio ai lavoratori, agli studenti e ai cittadini che usano il pullman per spostarsi e raggiungere Termoli e la Val di Sangro.
Eppure questa chiusura appare una beffa perché talvolta non viene rispettata dai mezzi pesanti che continuano a percorrere il ponte dello Sceriffo incuranti del divieto, tranne gli autobus di linea che nel rispetto delle regole non coprono più quella tratta nonostante ci sia ancora la piazzola adibita alla salita e discesa dei passeggeri.
“E’ quindi nostro diritto sapere perché i lavori di sistemazione non sono ancora iniziati – spiega il consigliere Facciolla – ed il motivo per cui non esiste al momento nessuna procedura di gara in merito, anche perché la messa in sicurezza del ponte è già inserita nel budget stanziato per la realizzazione delle opere oggetto di ricostruzione per un importo di ben 3,5 milioni di euro”.