Nel corso della mattinata del 13 settembre personale di P.G. del Comando Provinciale Carabinieri di Isernia, ora diretto dal nuovo Comandante Provinciale T. Colonnello Fabrizio Coppolino, ha dato esecuzione a due misure cautelari disposte dal G.I.P. su richiesta dellq Procura di Isernia nei confronti di due fratelli residenti a Isernia e risultati stabilmente dediti ad attività di spaccio di stupefacenti.
I due, destinatari rispettivamente delle misure della custodia cautelare in carcere e del divieto di dimora nella provincia di Isernia, gestivano da anni un autolavaggio sito in via Umbria ad Isernia e risultato essere la copertura di una fiorente attività di spaccio di stupefacenti, prevalentemente di tipo cocaina.
Le indagini, svolte dal Reparto Operativo del Nucleo Investigativo presso il Comando Provinciale Carabinieri di Isernia sotto la direzione del Ten. Colonnello Cristian Triggiani, coordinate dal Procuratore della Repubblica Carlo Fucci e dirette dal Sostituto Procuratore titolare del fascicolo, hanno comprovato lo svolgimento dell’attività illecita prevalentemente tramite intercettazioni ambientali audio-video volte durate dal mese di marzo al mese di maggio 2023 mediante dispositivi abilmente installati nei locali dell’autolavaggio ove, con estrema circospezione, i due indagati effettuavano gran parte delle oltre 80 cessioni di stupefacenti registrate.
Ad ulteriore riscontro dei fatti, inoltre, nel corso delle indagini sono stati effettuati diversi sequestri di cocaina nelle mani dei relativi acquirenti e raccolte le dichiarazioni degli stessi clienti, molti divenuti ormai abituali, le quali hanno permesso di accertare che l’attività illecita è stata svolta a partire, come minimo, dal mese di gennaio 2022 e sino almeno al mese di luglio 2023.
I due soggetti sono stati interrogati nella giornata di ieri dal GIP, secondo la normativa introdotta con la L. 114/2024 che prevede, salvo specifici casi, l’interrogatorio preventivo dei destinatari di una richiesta di custodia cautelare in carcere: successivamente, tenuto conto anche dell’esito degli interrogatori, il GIP ha disposto le predette misure cautelari le quali, quindi, potranno essere oggetto di ricorso dinanzi al Tribunale del Riesame da parte degli indagati onde far eventualmente valere la propria innocenza, presunta sino alla definitiva condanna.
È appena il caso di sottolineare che anche le indagini in parola e le relative misure cautelari evidenziano la costante attività di controllo del territorio pentro da parte delle F.F.O.O. e la costante attenzione della Procura della Repubblica di Isernia al fenomeno dello spaccio delle sostanze stupefacenti.
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