Con sentenza n. 304/2024, pubblicata giivedì 26 settembre 2024, Presidente Nicola Gaviano, estensore Roberto Ferrari, il Tar Molise ha accolto il ricorso proposto da decine di imprese agricole molisane per l’annullamento del bando del PSR relativo all’intervento SRB01 – sostegno alle zone con svantaggi naturali di montagna – nella parte in cui aveva previsto il divieto di cumulo con le misure SRA01 (integrata) e SRA29 (biologico). Condividendo le tesi dei ricorrenti, tutti patrocinati dall’Avv. Margherita Zezza, del Foro di Campobasso, il Tar ha annullato il bando attuativo dell’intervento SRB01 per l’annualità 2024, approvato con la determinazione dirigenziale n. 2946 del 30.05.2024, limitatamente alla parte in cui la Regione ha escluso la compatibilità di tale misura con gli interventi SRA01 e SRA29 del C.S.R. Molise. Il TAR ha quindi ordinato alla Regione, in aderenza al principio di retroattività delle pronunce costitutive favorevoli alla parte ricorrente, di porre le imprese agricole in una condizione tale da consentire loro la presentazione delle domande di partecipazione al bando impugnato, attuativo dell’intervento SRB01 per l’annualità 2024. Il Tribunale amministrativo ha, infatti, accertato che la suddetta preclusione è in contrasto sia con la specifica previsione contenuta nel CSR – Complemento di programmazione del PSR; sia con il principio del legittimo affidamento delle imprese che avevano già presentato domanda di accesso alle altre misure confidando nella cumulabilità delle stesse con la misura SRB01; sia con il più generale principio dell’ordinamento circa la necessaria predeterminazione dei criteri posti a base della concessione di sovvenzioni pubbliche. “Una decisione, quella del Tar, che ripristina la legalità dell’azione amministrativa della Regione nell’assegnazione di contributi pubblici per milioni di euro destinati all’agricoltura ed il corretto svolgimento delle procedure di assegnazione, dando modo alle imprese agricole di poter beneficiare di misure di sostegno già programmate dal Piano di sviluppo rurale 2023-2027, le quali rispondono a finalità del tutto eterogenee, di cui, oltretutto, le stesse imprese molisane hanno beneficiato fino al 2023, avendone i requisiti, in conformità al principio della loro cumulabilità, affermato dallo strumento programmatorio approvato dal Consiglio regionale e dalla stessa Giunta”, è il commento dell’avv. Zezza.
Psr, il Tar annulla bando sulle zone con svantaggi naturali di montagna: “Illegittimo vietare cumulo tra misure”
Accolto ricorso di decine di imprenditori agricoli
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