Serie C. Il Campobasso ci prende gusto, 3 punti preziosi a Pontedera. Finisce 1-2, a segno Forte e Di Stefano. VIDEO

Pontedera: Tantalocchi, Cerretti, Martinelli, Pretato, Perretta, Sala, Ladinetti, Ianesi, Ambrosini, Ragatzu, Italeng. All. Agostini.
Campobasso: Forte F., Bosisio, Benassai, Calabrese, Morelli, Baldassin, Serra, Pierno, Forte R., Di Stefano, Di Nardo. All. Braglia.
Arbitro: Mastrodomenico di Matera.
Marcatori: al 29′ Forte R., al 35′ Pretato, all’85’ Di Stefano.

Al 5′ azione degli ospiti, oggi in maglia bianca ma la difesa toscana fa buona guardia. Al 15′ azione dei locali, tiro di Ambrosini ma il portiere avversario blocca la palla. Al 25′ ci prova Di Stefano ma la sfera termina fuori. Da segnalare poco dopo un pallonetto di Italeng con Forte in uscita, il pallone finisce sul fondo. Al 29′ rossoblu in attacco e Forte R. segna l’1-0 per la propria squadra dopo aver calciato in rete una palla vagante in area. Al 35′ angolo per il Pontedera e sul controcross Pretato di testa realizza l’1-1, il vantaggio del Campobasso è durato solo 5 minuti. Al 33′ Di Nardo è solo col portiere di casa ma l’arbitro fischia il fuorigioco. Al 40′ Pierno lancia Di Stefano che tira ma Tantalocchi respinge la minaccia. Finisce così il primo tempo sul risultato di 1-1. Nel secondo tempo, al 50′ tiro di Di Stefano ma è debole, era una ottima occasione. Al 60′ esce Serra ed entra Pellitteri per i rossoblu. Al 65′ tiro di Italeng ma la palla termina fuori. Al 78′ tiro di Forte R ma la sfera termina alta. All’85’ azione degli ospiti, lancio di Pierno, si alza un campanile e Di Stefano in mezzo all’area raccoglie una torre del compagno e batte a rete il 2-1 per i molisani. Dopo 6 minuti di recupero e il Pontedera tutto in attacco, con la difesa molisana che non si fa sorprendere, finisce così la partita. Espulso Guadagno in panchina per proteste. I rossoblu hanno giocato bene ed hanno meritato la vittoria, molta delusione invece tra il pubblico di casa che non si aspettava una sconfitta
ma il Campobasso di oggi è stato determinato e ci ha creduto fino alla fine.
Arnaldo Angiolillo

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